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Auguri Rossoblù: Saphir Taider – 28 feb

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Ho sempre apprezzato i giocatori silenziosi. Quelli che si trovano per lo più in mezzo al campo e durante le partite si ritrovano tra i piedi una quantità innumerevole di palloni. Giocatori che preferiscono il linguaggio universale del calcio ad inutili polemiche post partita, durante le quali si ricercano scuse per la pessima prestazione appena mostrata. Quando Salvatore Bagni, vecchio volpone del calciomercato, portò sotto le Due Torri un timido ragazzino algerino, viso pulito e sempre sorridente, me ne innamorai. La fiducia che i mister decisero di riporre in quel ragazzino in maglia numero 6 era derivata dalla sua innata tranquillità che, in poco tempo, contribuì all’apprezzamento di top club, in Italia e in Europa. Saphir Taider, lo Zaffiro, si accasò all’Inter dopo due annate in tinte rossoblù durante le quali si mise in mostra. In nerazzurro non ebbe la fortuna che trovò a Bologna, così come in Inghilterra e a Sassuolo. Da qui la pazza idea di Corvino: riportiamo il ragazzo a Bologna, mettiamogli sulle spalle un numero pesantissimo e diamogli responsabilità. Appena lo seppi ero entusiasta: uno dei giocatori che più ho apprezzato e ho potuto ammirare dal vivo era finalmente tornato, il ragazzino era cresciuto ed era diventato uomo. In realtà Saphir ci metterà un po’ a riprendere il ritmo e a tornare sui suoi livelli, con parecchi mugugni e borbottii che si levavano dal Dall’Ara quando il centrocampista algerino sbagliava una giocata o un appoggio verso un compagno. Ma Donadoni, grande maestro di calcio, si è armato di pazienza ed ha iniziato, con un morbido panno, a lucidare quello Zaffiro che stava via via diventando sempre più opaco, riuscendo a farlo brillare giorno dopo giorno sempre più. Auguri Saphir, e grazie per tutte le emozioni che mi e ci hai regalato, con la speranza di poter tornare ad apprezzare quel centrocampista completo che fece innamorare tantissimi tifosi con giocate di classe e il sorriso sulla faccia. Perché i giocatori silenziosi, che spesso sorridono, sono quelli che rendono il calcio lo sport più bello del mondo. Sono 25, soltanto 25, per un giocatore che sta diventando colonna portante del Bologna che verrà.

Certo, il vero compleanno di Saphir sarebbe il 29 Febbraio…ci scuserete se lo abbiamo festeggiato uscendo con gli auguri negli ultimi attimi del 28, dato che questo non è un anno bisestile…

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