Bologna FC
Auguri Rossoblù: Theodoros Zagorakis – 27 ott
Estate 2004, isola di Creta. È agosto, fa caldo ma nonostante ciò il cielo è scuro e il mare è mosso. Fare il bagno è impossibile quindi io e mio padre, in vacanza nell’isola greca assieme al resto della famiglia, decidiamo di spostarci dal villaggio turistico che ci ospitava. In quelle settimane ancora si festeggiava la conquista dell’Europeo più pazzo di sempre, culminato con la vittoria degli ellenici spinti dalle capocciate di Angelos Charisteas e dalle giocate, in mezzo al campo, di un mediano da i piedi raffinati, capitano e simbolo di una Nazionale di faticatori instancabili, umili servi del Dio Pallone che, tra sofferenza e incredulità, si aggiudicarono il titolo: Theodoros Zagorakis. Quell’elegante centrocampista che vestiva la maglia numero 7, colpì talmente tanto la Dirigenza felsinea che Gazzoni, ammaliato dalle prodezze di colui che veniva appellato Il Baggio dell’Egeo, sborsò moneta per portarlo sotto Le Due Torri. Mio papà, sempre stato estraneo alle vicende calcistiche bolognesi, si lasciò trascinare da quest’ondata seguita al trasferimento in Emilia del calciatore che comprò addirittura la sua maglietta, gesto patriottico (in termini di bolognesità) mai più ripetuto. Theodoros arrivò quindi a Bologna e, clamorosamente, si rivelò un flop: calo fisico evidente dovuto all’età, limiti tecnici che in pochi si aspettavano dopo l’Europeo ed una difficoltà assurda nell’impostare le trame. Risultato? Retrocessione in Serie B e conseguente trasferimento dell’ellenico in patria, al Paok Salonicco dove, dopo aver concluso la carriera calcistica, diventerà Presidente. Oggi Theodoros, che si è in parte allontanato dall’universo calcistico, si occupa di politica e ricopre una carica importante nella Commissione Cultura e Istruzione Greca; tra l’altro è anche il suo compleanno numero 45 e abbiamo quindi deciso di fare gli auguri ad un Uomo che a Bologna non ha reso come avrebbe dovuto (o potuto). Auguri Theodoros!
Estate 2004, isola di Creta. È agosto, fa caldo ma nonostante ciò il cielo è scuro e il mare è mosso. Fare il bagno è impossibile quindi io e mio padre, in vacanza nell’isola greca assieme al resto della famiglia, decidiamo di spostarci dal villaggio turistico che ci ospitava. In quelle settimane ancora si festeggiava la conquista dell’Europeo più pazzo di sempre, culminato con la vittoria degli ellenici spinti dalle capocciate di Angelos Charisteas e dalle giocate, in mezzo al campo, di un mediano da i piedi raffinati, capitano e simbolo di una Nazionale di faticatori instancabili, umili servi del Dio Pallone che, tra sofferenza e incredulità, si aggiudicarono il titolo: Theodoros Zagorakis. Quell’elegante centrocampista che vestiva la maglia numero 7, colpì talmente tanto la Dirigenza felsinea che Gazzoni, ammaliato dalle prodezze di colui che veniva appellato Il Baggio dell’Egeo, sborsò moneta per portarlo sotto Le Due Torri. Mio papà, sempre stato estraneo alle vicende calcistiche bolognesi, si lasciò trascinare da quest’ondata seguita al trasferimento in Emilia del calciatore che comprò addirittura la sua maglietta, gesto patriottico (in termini di bolognesità) mai più ripetuto. Theodoros arrivò quindi a Bologna e, clamorosamente, si rivelò un flop: calo fisico evidente dovuto all’età, limiti tecnici che in pochi si aspettavano dopo l’Europeo ed una difficoltà assurda nell’impostare le trame. Risultato? Retrocessione in Serie B e conseguente trasferimento dell’ellenico in patria, al Paok Salonicco dove, dopo aver concluso la carriera calcistica, diventerà Presidente. Oggi Theodoros, che si è in parte allontanato dall’universo calcistico, si occupa di politica e ricopre una carica importante nella Commissione Cultura e Istruzione Greca; tra l’altro è anche il suo compleanno numero 45 e abbiamo quindi deciso di fare gli auguri ad un Uomo che a Bologna non ha reso come avrebbe dovuto (o potuto). Auguri Theodoros!Ps: la maglietta è tutt’ora custodita gelosamente nell’armadio, pronta per le grandi occasioni
Consultazione Collezione Luca e Lamberto Bertozzi
Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook
Sfida decisiva al Dall’Ara: il Monaco arriva a Bologna a caccia dei play-off di Champions
Il Bologna ha le sue torri: Orso e Ferguson, destini forti (Il Resto del Carlino)
Adolf Hutter: dal Salisburgo alla Rivoluzione Monaco
Verso Bologna-Monaco: Posch e gli altri nodi (Il Resto del Carlino)
