Bologna FC
Auguri Rossoblù: Vangelis Moras – 26 ago
Famiglia: una parola che per molti è terribilmente importante, per altri è solamente un gruppo di persone imparentate tra loro, per pochi non ha alcun significato. Un popolo che, a parer mio, ha dato una definizione di famiglia allargata è quello greco, nel quale tutto il popolo ellenico si stringe a sé per affrontare drammi e problemi quotidiani di qualsiasi genere. Una sorta di abbraccio che tutto il mondo calcistico e non poté ammirare nel 2004, in Portogallo, quando gli uomini in maglia bianca-azzurra vinsero a sorpresa il torneo europeo, una delle edizioni più combattute e più intrise di emozioni, di lacrime e di gioia di un popolo che mai era stato ai vertici di una competizione calcistica così importante. Durante quei giorni, in Grecia insieme ad amici e alla famiglia, un difensore di 25 anni ha appena terminato il campionato greco con la casacca dell’AEK Atene e si sta godendo la vittoria dei suoi compagni: quel difensore è Vangelis Moras e qualche anno dopo diventerà uno dei beniamini dello stadio Renato Dall’Ara. Vangelis arriverà a Bologna nel 2007 come oggetto misterioso di mercato ma, dopo solamente qualche partita, tutti si accorgeranno del valore di questo centrale difensivo imponente per quanto riguarda il fisico ma altresì ben dotato atleticamente. Dopo l’anno passato in cadetteria, venne confermato anche l’anno dopo a promozione acquisita, diventando in breve tempo uno dei giocatori più apprezzati da tutta la Curva, grazie soprattutto ad un attaccamento alla maglia e ad una voglia matta di combattere sempre su qualsiasi pallone vagasse nella sua area e, nel frattempo, dimostrandosi un buon marcatore con un paio di reti a stagione messe a referto durante la sua permanenza in Emilia. Poi nuove squadre, nuove avventure ma soprattutto nuove sfide: quella più importante, quella nella quale diventò Uomo e che lo portò a donare il midollo osseo per la vita di suo fratello, malato gravemente; donazione che alla fine risulterà poco efficace, con la vita del fratello che si spegnerà poco dopo la decisione di Moras. Oggi compie 35 anni Vangelis, Uomo vero, esempio di coraggio e di forza d’animo; Bologna ti ricorda sempre con piacere! Auguri Vangelis!
Famiglia: una parola che per molti è terribilmente importante, per altri è solamente un gruppo di persone imparentate tra loro, per pochi non ha alcun significato. Un popolo che, a parer mio, ha dato una definizione di famiglia allargata è quello greco, nel quale tutto il popolo ellenico si stringe a sé per affrontare drammi e problemi quotidiani di qualsiasi genere. Una sorta di abbraccio che tutto il mondo calcistico e non poté ammirare nel 2004, in Portogallo, quando gli uomini in maglia bianca-azzurra vinsero a sorpresa il torneo europeo, una delle edizioni più combattute e più intrise di emozioni, di lacrime e di gioia di un popolo che mai era stato ai vertici di una competizione calcistica così importante. Durante quei giorni, in Grecia insieme ad amici e alla famiglia, un difensore di 25 anni ha appena terminato il campionato greco con la casacca dell’AEK Atene e si sta godendo la vittoria dei suoi compagni: quel difensore è Vangelis Moras e qualche anno dopo diventerà uno dei beniamini dello stadio Renato Dall’Ara. Vangelis arriverà a Bologna nel 2007 come oggetto misterioso di mercato ma, dopo solamente qualche partita, tutti si accorgeranno del valore di questo centrale difensivo imponente per quanto riguarda il fisico ma altresì ben dotato atleticamente. Dopo l’anno passato in cadetteria, venne confermato anche l’anno dopo a promozione acquisita, diventando in breve tempo uno dei giocatori più apprezzati da tutta la Curva, grazie soprattutto ad un attaccamento alla maglia e ad una voglia matta di combattere sempre su qualsiasi pallone vagasse nella sua area e, nel frattempo, dimostrandosi un buon marcatore con un paio di reti a stagione messe a referto durante la sua permanenza in Emilia. Poi nuove squadre, nuove avventure ma soprattutto nuove sfide: quella più importante, quella nella quale diventò Uomo e che lo portò a donare il midollo osseo per la vita di suo fratello, malato gravemente; donazione che alla fine risulterà poco efficace, con la vita del fratello che si spegnerà poco dopo la decisione di Moras. Oggi compie 35 anni Vangelis, Uomo vero, esempio di coraggio e di forza d’animo; Bologna ti ricorda sempre con piacere! Auguri Vangelis!
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