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Ballotta al Resto del Carlino: “Skorupski mi pare in difficoltà”

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Marco Ballotta, ex portiere fra le altre di BolognaModenaParmaInter e Lazio, si è confidato con Marcello Giordano sulle colonne del Resto del Carlino, e la conversazione si è naturalmente assestata sui portieri di oggi. In particolare su colui che difende i pali del Bologna e che nelle ultime settimane è piombato al centro delle critiche.
“Senza ombra di dubbio Skorupski mi pare in difficoltà — ammette Ballotta — ad Udine è stato incerto, con il Milan ci ha messo del suo nei primi due gol”. Le polemiche arrivano proprio mentre il polacco sta discutendo il rinnovo di contratto. Proprio in ottica futura, l’ex estremo difensore nato a Casalecchio, a due passi da dove si allena la squadra, si è concentrato sui possibili margini di crescita di Skorupski, per valutare se possa ancora migliorare o se abbia ormai raggiunto il punto più alto della carriera. L’argomento che tiene banco è la poca sicurezza che Skorupski ha dimostrato in uscita alta. “Bisogna capire che carattere ha: se ha paura dei sbagliare e dei propri difetti è un problema, se no può crescere. Ha 29 anni, può ancora migliorare. Anche perché tra i pali non si può dire che non sia reattivo”.
 
Oltre alle uscite Ballotta individua un altro punto debole, che però specifica come accomuni moltissimi portieri in attività che hanno difficoltà a stare al passo con l’evoluzione del gioco. “Con la costruzione dal basso è cambiato il modo di giocare, come accadde quando fu tolta la possibilità di bloccare la palla sui retropassaggi. Tanto è vero che sono diverse le piazze alle prese con ballottaggi di portieri”.
Si arriva quindi a questo punto a domandarsi se sia opportuno quantomeno pensare ad un avvicendamento fra i pali in casa rossoblù. “Sostituire un portiere non è cosa facile, significa toccare tutti gli equilibri difensivi” continua Ballotta, che isola il problema: “se Skorupski abbia o meno la fiducia dei suoi compagni, e questo lo possono sapere solo all’interno dello spogliatoio”. A seguire identifica i valori che a suo parere sono fondamentali per decidere se continuare a fare affidamento sul polacco: “fiducia e capacità di reazione”. Senza queste due componenti non è possibile pensare di affidare la propria squadra ad un portiere e sperare di dormire sonni tranquilli. Ora sta solo a Skorupski dimostrare di possederle. Ballotta, come tutti i tifosi del Bologna, fa il tifo per lui.
 
Fonte: Marcello Giordano, Il Resto del Carlino

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