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Bazzani al Corriere di Bologna: «È la stagione più difficile per i rossoblù»

L’ex centravanti e collaboratore di Sinisa MIhajlovic dà il suo parere sulla stagione rossoblù: «Serve un reset»

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Primo allenamento di Vincenzo Italiano alla guida del Bologna, calciomercato bologna
Vincenzo Italiano, primo allenamento (Fonte immagine: Bologna FC 1909)

L’ex centravanti di Sampdoria e Lazio, il bolognese Fabio Bazzani, sarà anche in questa stagione al commento tecnico della Serie A su DAZN. L’ex collaboratore di Sinisa Mihajlovic proprio in rossoblù ha rilasciato una lunga intervista in vista della prossima stagione.

Bazzani è stato molto chiaro nel parlare delle difficoltà che potrà incontrare e ha già incontrato il Bologna e il suo nuovo allenatore, Vincenzo Italiano. L’ex centravanti ha parlato così di questo avvio di stagione rossoblù: «Per Italiano non è stato un ritiro semplice, destino comune a tanti club tra mercato che non decolla e chiude troppo tardi, Europei e Olimpiadi che non hanno permesso di lavorare al completo – premette Bazzani -. È un deficit in più per il Bologna in un processo di ambientamento della guida tecnica necessario. Sarà importante resettare la testa dopo la passata stagione».

Bazzani: «Il Bologna deve resettare»

Non sarà facile e nemmeno automatico. Ma da domenica si riparte da zero. Sì c’è entusiasmo, la piazza vive ancora il sogno, sente ancora l’emozione della grande impresa compiuta. Ma la squadra deve farsi trascinare e non rilassarsi su ciò che ha fatto. È l’unica soluzione per crescere ancora. Confermarsi su un livello alto è impresa complicata: «Non tutto, ma tanto della stagione del Bologna – dice Bazzani – passa da reset dell’anno scorso. Vale per i giocatori e per l’ambiente: togliersi dalla testa lo splendore dello scorso anno, tenendolo dentro solo come ricordo. Il calcio è tiranno e non ti aspetta: credo che i giocatori faranno questo clic mentale entrando nelle idee del nuovo allenatore». Bazzani è ottimista, tuttavia, non esclude che le cose possano anche non andare così bene: «Se non resetti, sono guai: il Napoli dello scudetto arriva 10º, il Milan 5º».

Il passaggio

Bazzani poi ha risposto in merito a che cosa cambierà a livello di calcio giocato passando da Motta a Italiano. Due modelli di gioco molto diversi, nonostante partano dallo stesso principio e volontà di dominare l’azione. Ma soprattutto, Italiano, rispetto a Thiago, avrà calciatori diversi: «Il Bologna aveva due organizzatori di gioco in più: Zirkzee che si abbassava e Calafiori che saliva. Italiano ha principi di gioco simili a Motta, ma non uguali: il loro calcio è vicino per aggressività e dominio, ma ad esempio il Bologna di Motta era tra le squadra che crossava di meno, mentre la Fiorentina era tra quelle che crossavano di più. Il centravanti di Italiano attacca l’area, mentre Motta portava fuori Zirkzee. Non dimentichiamo che il calcio bellissimo di Thiago, fatto di interscambi, ha ottenuto risultati perché ha chiuso con soli 32 gol subiti. Ci sono nuovi equilibri da trovare, visto che Italiano vuole la sua difesa molto alta».

Bazzani sul cambio di centravanti del Bologna

Fabio Bazzani di mestiere faceva proprio il centravanti. Conosce perfettamente il ruolo e conosce anche il calcio e i movimenti degli attaccanti. La domanda sui due centravanti che il Bologna avrà al posto di Zirkzee è dunque inevitabile: «Sulla carta saranno in competizione. Dallinga è un innesto importante, di prospettiva, che ha segnato tanto in Ligue1; Castro parte con 5 mesi d’anticipo e si sta vedendo – dice Bazzani -. Il Bologna è stato bravo a non mandarlo alle Olimpiadi e ora è pronto». Sul confronto diretto tra le caratteristiche dei due aggiunge: «Santi mi aveva già rubato l’occhio l’anno scorso. Dallinga è più fisico, mentre Castro è più tracagnotto e ha una garra importante che usa per difendere il pallone, gestirlo e poi attaccare la porta. Entrambi dipenderanno molto dalla produzione della squadra, mentre Zirkzee produceva in prima persona e finalizzava».

Gli obiettivi della stagione

È chiaro che il Bologna non potrà giocoforza mettersi come obiettivo quello di confermarsi in zona Champions League. In primis perché, in avvio di stagione, la Serie A avrà nuovamente solo 4 posti. Il quinto, semmai, arriverà nel corso della stagione. Secondo perché non può illudersi di poter fare un’altra stagione del genere. Di mezzo ci sono il lavoro, 38 partite e i rinforzi delle altre squadre.

Bazzani dunque pronostica così: «Vedo l’Inter molto avanti a tutti e tanti cantieri aperti. Ci sono 5 o 6 rose superiori al Bologna, ma la parte più dura è riconfermarsi e non intendo la Champions, ma proprio lo status europeo anche solo in Conference – dice Fabio, che poi “affida” tutto nelle mani del mister –. Italiano è bravo e conoscere l’impegno di Coppa: per certi versi è l’anno più difficile, perché tutti aspettano il Bologna al varco».

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