Bologna FC
Beukema: «Sono concentrato sul Bologna, può diventare un club d’élite» (Stadio)
Le parole di Beukema sulla Champions, il campionato italiano e le ambizioni della nuova stagione
Arrivato sotto le due torri nella scorsa stagione, è diventato presto il pilastro della difesa rossoblù. Quest’anno Italiano, nelle problematiche dei difensori centrali, vede in lui una certezza e Sam Beukema risponde con attaccamento alla maglia del Bologna e prestazioni convincenti.
Il nativo di Deventer, classe 1998 è stato intervistato dal Corriere dello Sport, Stadio dove ha raccontato la sua visione sulla stagione appena iniziata, il confronto tra Motta e Italiano, le scelte di Zirkzee e Calafiori e l’ambizione di affrontare i migliori in Champions League.
La scorsa stagione e la Champions
Quella passata è stata un’annata storica per i rossoblù, di cui Sam è stato uno dei protagonisti a sorpresa: «Annata meravigliosa di un gruppo unico. Avevamo solamente sognato la Champions poi ci siamo svegliati ed era realtà». Il sogno però è appena iniziato, l’Europa più bella è stata conquistata l’anno scorso, ma sarà questa la stagione in cui ci si potrà confrontare con le big della massima competizione europea: «Io non ho mai disputato la Champions ed è un esperienza nuova anche per il club. La nuova formula però non la conoscono neanche le altre squadre, noi siamo carichi. L’obiettivo è migliorarsi, dalla Coppa Italia alla Champions. Io vorrei subito affrontare il Real per scoprire cosa posso fare contro Mbappé e Vinicius».
La mentalità sembra essere rimasta quella di lavorare duro per poi raccogliere più frutti possibili, senza però mettere il mirino su niente in particolare e Sam lo conferma: «Abbiamo appena cominciato, vediamo come va e forse a febbraio avremo un quadro più chiaro. Intanto domenica c’è il Napoli».
Differenze tra Italiano e Motta
Due tecnici che hanno in comune diverse tappe della loro carriera, e che a Bologna, con ambizioni diverse hanno potuto e potranno dimostrare tanto del loro essere allenatori e uomini. Chi meglio dei ragazzi che li vivono dall’interno possono però valutarne l’operato: «Dal punto di vista tattico, Italiano vuole più profondità mentre l’anno scorso cercavamo sempre il palleggio. Adesso posso anche lanciare lungo e la cosa non mi dispiace. Sono due perfezionisti. Italiano durante l’allenamento parla di più».
Il rapporto con Ferguson e Ndoye
Ciò che ha contraddistinto la scorsa stagione del Bologna è stato sicuramente l’affiatamento tra compagni di squadra, che ha basi solide nel terzetto Beukema – Ferguson – Ndoye: «Siamo molto amici. Ci piacciono le stesse cose. Mi trovo bene anche con El Azzouzi così come con Zirkzee. Con Lewis e Dan però ci alleniamo insieme, parliamo, giriamo per il centro, andiamo a cena e ci divertiamo un mondo. Siamo persone positive, qualche volta facciamo confusione. Ma non sul lavoro».
Peggio perdere Zirkzee o Calafiori?: «Alla pari. Ma meritavano di andare avanti con la loro carriera. Auguro loro ogni bene. Oggi il mercato porta giocatori di qua e di là. Io sono concentrato sul Bologna, ma chi può dire cosa succedera tra qualche stagione? Perché il Bologna non dovrebbe diventare un club d’élite? Le persone giuste ci sono».
Il campionato Italiano
Sam ha tanto rispetto del calcio Italiano, e vede ancora il vertice europeo rappresentato da Liga, Premier e Serie A. «Io da quando ho immaginato di diventare professionista ho sempre desiderato di giocare in Italia. Il livello resta alto, il calcio moderno è questo. Va via gente e ne arriva altra». Al momento Bologna sembra essere il centro di gravità per un Sam Beukema che potrebbe diventarne pilastro assoluto in un’altra stagione di alto livello.
Fonte: Marco Evangelisti – Corriere dello Sport, Stadio
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