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BFC femminile – Intervista esclusiva a Elena Simone: “Dispiaciute per l’interruzione. Volevamo riscattarci”

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Oggi chiacchieriamo con Elena Simone, difensore centrale, classe 2000, del Bologna Femminile. La Simone in questa stagione è diventata uno degli elementi fondamentali della formazione rossoblù. La conosciamo meglio nell’intervista che ci ha rilasciato.

Ciao Elena, voglio cominciare e dalla tua passione per il calcio, come nasce?

“La mia passione per il calcio inizia praticamente dalla nascita. Ho dei video in cui ancora non sapevo camminare, e gattonavo dietro alla palla. Da piccola ho sempre giocato sotto casa con i miei coetanei e quando ho iniziato le scuole elementari ho cominciato in una scuola calcio, la Pallavicini, in una squadra maschile. Ho giocato là fino agli 11 anni, poi ci sono stati dei problemi per creare la squadra e quindi sono passata direttamente al Bologna”.

Come hai vissuto la quarantena e la mancanza del campo?

“Il periodo della quarantena è stato difficile, sin dall’inizio. Per quanto mi riguarda andare a giocare a calcio, anche soltanto per sfogarmi, mi manca molto. Vedo il calcio, non solo come un gioco, ma anche come uno sfogo. Per esempio, dopo aver passato tutta la giornata all’università, a studiare, avere il mio allenamento la sera, nonostante la stanchezza, è un momento in cui posso staccare dal resto. Ora nella fase 2 potrei anche uscire ad allenarmi fuori, a correre, ma voglio attendere ancora perché credo siano in tanti ora che hanno voglia di uscire e allenarsi”.

Quando speri di poter tornare in campo?

“Penso che ormai si parli della prossima stagione, magari da settembre. Penso sarà una ripresa graduale.
Mi dispiace molto per questo campionato, la sospensione è arrivata in un momento in cui avevamo una gran voglia di riscattarci rispetto al girone d’andata. Siamo cresciute molto durante la stagione e potevamo dire la nostra, molto più di quanto non dica adesso la classifica. Anche se non c’è ancora nulla di ufficiale, data la situazione, penso che la sospensione definitiva sarebbe più che giusta”.

Tu sei da diversi anni in prima squadra. Quest’anno, rispetto alla scorsa stagione, avete cambiato molto, quale è il tuo bilancio personale di questa stagione?

“Abbiamo cambiato spesso l’allenatore in questi anni. Da tutti ho cercato di imparare sempre qualcosa in più. Quest’anno a livello personale, grazie al nuovo allenatore, sono riuscita ad avere maggiore dimestichezza col pallone, rispetto agli anni scorsi. Sento di poter gestire di più il pallone e spingermi in avanti, in questo forse ho acquisito più personalità. Prima mi limitavo al compito del difensore, recuperare e appoggiare il pallone alla compagna. Il Mister ama la bellezza del gioco, del possesso palla e su questo ci ha fatto allenare molto”.

Altre ragazze dell’attuale rosa del Bologna Femminile, tue coetanee, hanno fatto il tuo stesso percorso e giocate insieme da diversi anni. Questo vi ha aiutato in questa stagione in cui, appunto, avete cambiato tanto?

“Alessia Minelli, Martina Marcanti e Sara Becchimanzi sono le tre ragazze con cui gioco dall’inizio, le uniche rimaste. Diciamo che il gruppo è complessivamente molto aperto e, nonostante io abbia giocato molto tempo con Alessia, Martina e Sara e un altro gruppetto di ragazze, quando nella squadra sono arrivate le ragazze che giocavano in Primavera, siamo diventate un unico gruppo e questo è stato un punto a nostro favore. Certamente con Alessia, Martina, Sara e altre che sono qua, come me, da molto tempo c’è un maggiore feeling in campo. Anche con Angelica Pacella, che gioca con me in difesa, c’è molta intesa. Anche lei gioca da molto tempo con noi, gli anni scorsi non abbiamo giocato centrali assieme, perché lei spesso giocava terzino, ma sicuramente aver giocato assieme ci è stato utile”.

Solitamente questa domanda viene riservata ad attaccanti e centrocampisti, ma non viene mai fatta ai difensori. C’è una giocata, una situazione di gioco, da difensore, che ti dà più soddisfazione di altre?

“Una delle mie caratteristiche è quella di essere molto veloce, quindi mi piacciono le situazioni di contropiede avversario, in cui siamo scoperti, e io riesco, grazie alla velocità, a recuperare sull’avversaria e rubare il pallone. Magari anche partendo in svantaggio.
Un’altra situazione che mi piace molto è il recupero palla e la ripartenza immediata in contropiede”.

Per quanto riguarda la vetrina del grande calcio, hai dei modelli, degli idoli calcistici a cui ti ispiri?

“Nel calcio femminile il mio idolo è sempre stata Alex Morgan, perché è una delle più famose calciatrici nel mondo e quindi anche quando non conoscevo ancora molto del calcio femminile, nonostante giocassi a calcio, mi sono appassionata immediatamente a lei. Ho letto in un libro la sua testimonianza, sul lavoro che ha fatto per arrivare a quel livello, perché lei ha cominciato solo a 13 anni a giocare a calcio.
Nel calcio maschile, io tifo l’Inter, quindi la figura di Javier Zanetti è un modello che penso vada oltre i colori. Il suo valore va oltre il campo, dove ha sempre dato tutto.
 Al momento invece mi piace molto Milan Skriniar, perché è un difensore centrale e nella difesa a 4 riesce spesso a rubare palla e ripartire in contropiede”.

Hai un sogno nel cassetto per il futuro?

“All’inizio di questa stagione, quando ho iniziato l’università, ho pensato molto alla possibilità, un giorno, di cambiare squadra e salire di categoria. Alla fine, ha prevalso la voglia di rimanere al Bologna, sia per motivi di studio, sia perché vorrei salire in Serie B o in Serie A col Bologna. Sarebbe una soddisfazione in più perché sono qui dalla nascita del settore giovane del Bologna Femminile”.

Grazie Elena!

Grazie a te!

 

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