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#Bfc-Roma 0 a 3: la cronaca della partita – 9 apr

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Nulla di nuovo sotto il sole del Dall’Ara. Come ampiamente prevedibile, il Bologna soccombe per 3 a 0 sotto i colpi di una Roma mai così cinica e concentrata e conferma, una volta di più, le sue enormi difficoltà nello sviluppo della manovra ogni qualvolta arrivi a scontrarsi con un avversario di rango superiore. Ma andiamo con ordine. Donadoni ripropone Masina sulla fascia con Pulgar e Dzemaili titolari in mezzo al campo, Spalletti arriva al Dall’Ara tentando di trovare una meta al suo mistico pellegrinaggio interiore del “se non vinco, me ne vado” proponendo il suo migliore undici nel tentativo di tenere il passo della Juventus in fuga in testa alla classifica. Vuoi per il caldo, vuoi per l’imminente arrivo della Pasqua, la sfida stenta molto a decollare. L’unica vera occasione in avvio di partita si registra in favore dei padroni di casa: al 3′ un controllo sbagliato di Juan Jesus regala il pallone a Verdi che, inseritosi sulla fascia sinistra, arriva alla conclusione dopo un’insistita azione personale conclusasi con una respinta della difesa romanista dopo una serie di batti e ribatti. Gli ospiti crescono gradualmente, ma non troppo, e il Bologna comincia ad agire sempre più di rimessa, ma con sempre maggior convinzione. Verdi (nella foto di apertura) sembra decisamente ispirato e con uno splendido lancio in profondità del suo numero 9 al 19′ il Bologna va vicino al vantaggio: Mattia Destro viene anticipato in uscita da Szczesny, il pallone carambola su Manolas e si spegne sul fondo in calcio d’angolo dopo aver creato più di un brivido alla retroguardia giallorossa. Due minuti più tardi lo stesso Verdi serve Nagy che fa partire un tiro-cross che taglia tutta l’area di rigore e sul quale nessuno può intervenire. Ma proprio quando i rossoblu sembrano aver preso le misure agli avversari, alla prima vera occasione del match arriva il vantaggio della Roma: calcio d’angolo dalla sinistra, sfiora di testa De Rossi, il pallone carambola addosso a Manolas per arrivare sul destro di Fazio che con un chirurgico tiro al volo buca un incolpevole Mirante infilando la sfera proprio sotto al sette. La reazione dei rossoblu è tutta in un tiro di Masina che dopo una buona incursione personale regala un souvenir di bassa qualità ai raccattapalle della curva San Luca. Al 30′ buon cross di Verdi, ma il solito Manolas anticipa Dzemaili e salva la sua retroguardia senza troppi affanni. Al 37′ l’onnipresente difensore greco viene ammonito per un inutile quanto ingenuo fallo da dietro su Destro. Ma il Bologna non c’è e la Roma ne approfitta come meglio non potrebbe. Tre minuti più tardi splendida combinazione sull’asse Strootman-Dzeko, Maietta va a farfalle, Masina fa la bella addormentata e Salah supera Mirante in uscita con un ottimo pallonetto dopo aver bruciato in corsa il terzino italo-marocchino. Passano meno di due minuti ed El Sharaawy sfiora il tre a zero con un tiro a giro dal limite che termina di poco a lato. Come se non fosse abbastanza per i poveri tifosi rossoblu, al danno va ad aggiungersi anche la beffa: il Bologna perde per un infortunio muscolare alla gamba destra Simone Verdi, costretto ad uscire e a lasciare il posto a Federico Di Francesco. E proprio l’ingresso del figlio di Eusebio sembra poter ridare una parvenza di generosità ai padroni di casa, che nei primi minuti della ripresa costruiscono due clamorose situazioni per provare a riaprire la sfida. La prima al 47′ con Krafth che recupera una palla persa da Dzeko e serve proprio Di Francesco che con uno splendido cross serve Dzemaili, ma il centrocampista svizzero di testa consegna la palla tra le braccia del portiere polacco. Ancora più incredibile quello che capita quattro minuti più tardi: splendida azione personale di Di Francesco, che dopo aver messo a sedere Manolas conclude dalla linea di fondo: palo interno e Roma che si salva, non si sa come, non si sa perchè. Ma è poco più di un fuoco di paglia: al 53′ Dzeko calcia altissimo su azione da angolo, tre minuti più tardi Pulgar tenta una conclusione da trenta metri che l’estremo difensore romanista fa sua senza particolari patemi. Al 62′ va fuori un Nagy troppo confusionario ed entra Bruno Petkovic, un minuto più tardi Capitan Gastaldello conclude centralmente di testa su angolo, mentre nella Roma entra Perotti per El Sharaawy e lo stesso esterno argentino impegna Mirante con una conclusione centrale, ma piuttosto debole. Da registrare l’ennesimo infortunio per Maietta, ammonito insieme a Strootman in seguito ad una discussione fra veri gentlemen. Il Bologna entra in modalità da gita fuori porta al Lido delle Nazioni e la Roma ne approfitta per chiuderla definitivamente al 74′ in contropiede. Fantastico servizio di Salah, Perotti appoggia per Dzeko che insacca a porta vuota e si mantiene in testa alla classifica dei cannonieri. Da lì in poi, solo ordinaria amministrazione con il Bologna che si fa vivo solo con un paio di conclusioni dal limite più o meno interessanti di Dzemaili e di un pur ottimo Di Francesco e con Petkovic che viene ricompensato dal signor Damato con un cartellino giallo in premio alla sua commovente imitazione de “La morte del cigno” offerta agli spettatori del Dall’Ara in area romanista. Va bene l’avversario proibitivo, va bene che a Pasqua siamo tutti più buoni, ma così non va. Sabato a Palermo occorrerà tutt’altra prestazione, mentalità da Lidi Sud permettendo. Sicuramente chi si sta giocando la riconferma, in queste ultime due sfide dopo la sosta ha dimostrato alla società che poco gliene cale.  

(FotoValentinOrsini)

 

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