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#BFCPescara: nella mente dei mister – 13 mag

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Siamo ormai agli sgoccioli di questa stagione agrodolce, contraddistinta da alti e bassi continui, che non hanno consentito ai rossoblu di acquisire la tanto cercata continuità.
La classifica dice 38 punti, e per arrivare almeno alla quota dello scorso anno (42), servirà vincere domani pomeriggio contro il Pescara e conquistare almeno un punto nelle due complicate sfide contro Milan e Juventus. 

Come detto, domani arriveranno al Dall’Ara i ragazzi di Zdenek Zeman, che proprio ieri ha compiuto 70 anni. Il gioco del boemo lo potremmo sintetizzare come estremamente offensivo e di grande pressing, anche se dentro c’è tanto lavoro, tra cui degli allenamenti estenuanti per reggere il più a lungo possibile nel corso dei 90 minuti, in cui Zeman chiede ai suoi giocatori un dispendio fisico non indifferente. 

L’allenatore ceco è arrivato in Abruzzo nel febbraio di quest’anno, dopo l’esonero di Oddo. L’esordio è stato da sogno con il 5-0 contro il Genoa, ma quel successo resterà l’unica vittoria sul campo (un’altra è stata conquistata a tavolino contro il Sassuolo). 

Dal punto di vista dello schieramento Zeman ha proposto il suo marchio di fabbrica: il 4-3-3.
Offensivamente i principi sono: ampiezza, profondità e imprevidibilità.
L’ampiezza è data dai due terzini, che si alzano costantemente sulla linea dei centrocampisti, per spingere sulla fascia di competenza. Con l’avanzata di questi giocatori si formano, come le chiama Zeman, delle “terziglie”, cioè un triangolo tra terzino, mezz’ala di riferimento e esterno d’attacco che tenta di sfruttare una superiorità numerica laterale data dalla sovrapposizione del terzino. 
Le costanti offensive di questi giocatori tendono a dare maggior profondità alla squadra e molta imprevidibilità.

Difensivamente invece il punto fermo è il pressing alto, imprescindibile in una squadra allenata dal boemo. Il vero problema però è che spesso le sue squadre cedono dal punto di vista fisico durante il corso del match, concedendo alla squadra avversaria vere e proprio praterie e spazi tra le linee. 
Un altro grande limite dello schema di Zeman è la sua rigidità. Infatti non vedremo mai il boemo cambiare modo di giocare, per lui si possono cambiare i giocatori in campo, ma non lo schema di gioco. 
Tutti questi fattori hanno dato alle avversarie il modo di trovare le giuste contromisure alla manovra zemaniana, e forse è anche per questo che Zdenek non ha mai vinto un titolo. 

Con il Pescara di certo le cose non erano delle più semplici, anche visti gli interpreti non all’altezza della massima serie. 
Domani l’11 che scenderà in campo dall’inizio potrebbe essere questo:

Fiorillo; Zampano, Fornasier, Bovo, Biraghi; Coulibaly, Muntari, Memushaj; Brugman, Bahebeck, Caprari.

Vista anche la squalifica di Benali, ci potrebbe essere l’avanzamento di Brugman, con uno tra Bahebeck e Cerri al centro dell’attacco, con il primo favorito. Osservato speciale Memushaj, che potrebbe entrare nei radar dei rossoblu nel mercato estivo. 

Per quanto riguarda il Bologna invece ci potrebbe essere una svolta tattica, per dare più brio alla manovra. Donadoni sembra intenzionato a proporre un 4-2-3-1 con questi interpreti:

Mirante; Krafth, Maietta, Helander, Mbaye; Donsah, Taider; Verdi, Petkovic, Krejci; Destro. 

Vista la squalifica di Gastaldello potrebbe trovare posto dall’inizio Helander, anche se Oikonomou scalpita per una maglia. 
In avanti potremmo vedere per la prima volta dal primo minuto Petkovic e Destro insieme, con Verdi e Krejci larghi. Questo schieramento penso che possa essere il migliore per mettere in difficoltà il Pescara e sfruttare i punti deboli sopracitati della squadra di Zeman. Sarà interessante notare come il Bologna utilizzerà la zona sulla trequarti, in cui si potranno creare dei buchi in cui Petkovic e Verdi dovranno salire in cattedra. 

Ci si aspetta i 3 punti contro una squadra che quasi sicuramente segnerà il nuovo record negativo di punti in serie A, attualmente di proprietà del Treviso che nella stagione 2005/06 ne conquistò appena 21 (il Pescara è a 14). 

Inoltre si potranno vedere dei giocatori che hanno giocato meno anche per via di molti infortuni, come Helander e Rizzo, che certamente avranno una possibilità. 

(Fonte immagine: Si24)

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