Bologna FC
#BFCTorino: nella mente dei mister – 19 ago
Ci siamo! Domani si aprirà il sipario per la nuova stagione di Serie A. Il Bologna partirà contro il Torino, squadra allenata dall’ex tecnico rossoblu Sinisa Mihajlovic.
I petroniani arrivano alla prima di campionato con tanti dubbi, soprattutto dopo un mercato ritenuto da molti non all’altezza, e per la debacle clamorosa contro il Cittadella in Coppa Italia. Donadoni in conferenza si è mostrato convinto di una reazione della sua squadra, ma solo il campo darà le risposte che attendiamo.
Proprio il rettangolo di gioco metterà in mostra due squadre che vogliono giocare il pallone, e che dispongono di grande qualità nelle ali offensive. Sono due squadre per certi versi simili, anche se ad oggi il Torino ha un tasso tecnico superiore a quello dei rossoblu, ma il paragone, almeno per quanto riguarda le caratteristiche generali della squadra, si può fare.
Il Torino dovrebbe cambiare modulo rispetto all’anno scorso (4-3-3), passando al 4-2-3-1, per sfruttare la qualità e l’estro di Iago Falque, Ljajic e la novità di quest’anno Berenguer.
In mezzo al campo è arrivato un giocatore molto importante come Rincon, che nella diga centrale risulterà utile sia in fase di non possesso, che nel momento di costruire l’azione. Al suo fianco ci sarà Baselli nel corso del campionato, anche se domani sera sarà assente per via di un problema al ginocchio.
Il punto debole dei granata lo scorso anno sono state le disattenzioni difensive, e su questo la società è intervenuta comprando Lyanco (assente anche lui domani) e N’Koulou.
Tenendo conto anche dell’assenza di Valdifiori, l’11 che scenderà in campo sarà probabilmente questo:
Sirigu; Zappacosta, N’Koulou, Moretti, Barreca; Rincon, Obi; Iago Falque, Ljajic, Berenguer; Belotti.
I punti forti: Come detto i pericoli maggiori arriveranno dai 3 dietro all’unica punta Belotti, che sarà il finalizzatore. “Il Gallo” si renderà pericoloso con il suo solito costante movimento e la sua estrema capacità realizzativa sotto porta. Inoltre, è un bravissimo uomo-squadra anche in fase di non possesso.
Bisognerà fare molta attenzione sulla trequarti, in cui i granata cercheranno spesso la verticalizzazione tra le linee per Ljajic. In questo caso dovranno essere molto attenti i mediani rossoblu a non farsi sorprendere alle spalle.
Gli esterni per caratteristiche cercheranno più l’1 contro 1 rispetto ai tagli verso l’interno, quindi serviranno raddoppi costanti da parte di terzini e centrocampisti, o terzini e esterno di riferimento.
Donadoni, a differenza di quanto sia stato provato contro il Cittadella (4-2-3-1), potrebbe tornare al 4-3-3. Un’altra soluzione potrebbe essere Poli sulla trequarti, per creare pericoli sugli inserimenti, e per dare maggior pressione nella fase di primo sviluppo del Torino.
L’11 che probabilmente andrà in campo dal primo minuto sarà questo:
Mirante; Torosidis, De Maio, Maietta, Masina; Taider, Nagy, Poli; Verdi, Destro, Di Francesco.
I ballottaggi riguardano il ruolo di terzino destro, con Torosidis in vantaggio rispetto a Mbaye e Krafth; al centro, con Gonzalez più indietro rispetto a Maietta, e in avanti, con Krejci che insidia Di Francesco, anche se si dovrà valutare la condizione di Verdi dopo l’infortunio al gomito. In mezzo al campo potrebbe trovare spazio anche Pulgar, magari al posto di Nagy.
Per sfruttare i punti deboli del Torino, cioè una non costante attenzione della retroguardia, bisognerà puntare sempre i terzini granata sull’esterno con sovrapposizioni da parte di Masina e di Torosidis.
Per creare pericoli centralmente, Destro con i suoi movimenti potrebbe dare l’opportunità a Poli per inserirsi e creare qualche grattacapo al neo acquisto N’Koulou, che presumibilmente soffrirà l’esordio in Serie A.
Insomma tante soluzioni, ma anche tanti punti di domanda. Contro la squadra di Mihajlovic sarà molto dura, vista la qualità dei piemontesi, ma iniziare con voglia e ferocia fin dal primo minuto è d’obbligo.
(Fonte immagine: Toro.it)
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