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Bologna FC

#BfcUdinese 1 a 2: la cronaca del match – 27 set

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Il Bologna perde. Ma è una sconfitta davvero bruciante. I rossoblu infatti non hanno affatto demeritato rispetto agli avversari. In quanto a gioco, infatti, non c’è stato il ben che minimo paragone perché i bolognesi hanno sottomesso i friulani molto facilmente. Purtroppo però le partite si decidono grazie agli episodi e questi hanno girato a favore dei bianconeri.
I primi dieci minuti gli uomini di Colantuono hanno messo paura ai petroniani, i quali sono partiti con un approccio un po’ troppo soft.
Dopodiché i rossoblu si mettono in moto, grazie alle capacità di collante tra attacco e centrocampo da parte del rientrante Giaccherini. Emanuele prende per mano i bolognesi che iniziano a esprimere anche un buon calcio. Purtroppo la freccia di Talla si infortuna di nuovo. Al suo posto entrerà Brienza. Che fosse un azzardo schierarlo? L’Udinese comunque capisce in fretta l’andamento della partita, schierandosi in difesa per colpire in contropiede. È una sfida di nervi spezzata da Mounier al 31′, due minuti dopo il cambio di Giaccherini. Il francese rompe gli indugi mettendo in saccoccia un ottimo assist dalla destra di Rizzo, abile nel saltare l’uomo. L’incontro si apre improvvisamente e arrivano parecchie occasioni sia da una parte che dall’altra. La prima è a favore dell’Udinese che in contropiede fallisce un diagonale sulla sinistra con Marquinho. La seconda è sul piede di Brienza al 47′ su ottimo assist di Destro. Ciccio calcia alto e fallisce così il raddoppio. Finisce così il primo tempo con i felsinei in vantaggio di una rete a zero. Sicuramente è stato il migliore primo tempo del Bologna. Soprattutto hanno disputato un ottimo quarto d’ora di fuoco, precisamente dal vantaggio in poi.
Il secondo tempo sembra essere di buon auspicio. Il Bologna macina gioco.
Tuttavia come espresso all’inizio, il calcio è fatto di episodi. Cross di Brienza al 52′ respinto con il braccio da Danilo in area. L’arbitro, il signor Gervasoni, giudica involontario l’intervento. Avanti. Al 61′ trova il pareggio l’Udinese. Lancio lungo per Badu che parte in posizione di fuorigioco e dopo un primo errore a tu per tu con Mirante, favorito da un rimpallo trova la rete.
Il Bologna accusa il colpo ma non molla e mette in campo grande cuore; spicca soprattutto il giovane Diawara, che è fenomenale nel fraseggio di prima. Purtroppo però le sfortune non sono finite qui. Al 67′ il Bologna si mangia un gol incredibile. Masina trova Brienza che però ignora incredibilmente Destro per cercare una conclusione improbabile. Fallisce quindi un’altra occasione per vincere la partita.
Gol sbagliato gol subito; così l’Udinese, dopo aver sfiorato il vantaggio, trova il gol all’84’ con Zapata che, di rapina, sfrutta un batti e ribatti nell’area di rigore felsinea.
Questa non era sicuramente la partita più fortunata del Bologna e oltre alla mala sorte ci si mette (di nuovo) Gervasoni. All’88’ infatti i petroniani reclamano un altro rigore nettissimo. Ma Gervasoni oggi è in totale confusione e nega anche questo penalty ai bolognesi. A questo punto i rossoblu si arrendono consapevoli che il match di oggi è stato condizionato da fattori non controllabili dai giocatori: i bianconeri quindi portano a casa i tre punti.
Il Bologna esce sconfitto. Si dovrà assumere le proprie responsabilità perché comunque non è stata una prova perfetta. Brienza ad esempio ha disputato una pessima performance al posto dell’ottimo Giaccherini, schierato un po’ irresponsabilmente da Delio Rossi.
Rossettini ha affondato un reparto che vedeva in Oikonomou uno dei migliori in campo. Molto bene al contrario lo stesso greco, Diawara, Rizzo e Destro. Il numero dieci si sbatte ma che colpa ne ha se non gli arrivano palloni?
Prova molto difficile quella di Mounier: il francese è un gran casinista, ma ha il pregio di essere freddo sotto porta e di essere sempre al posto giusto al momento giusto.
Aspettiamo le altre partite. Il Bologna ha grandi margini di miglioramento e sicuramente non finirà tra le ultime tre. Forza Bologna più che mai.


(foto Orsini)

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