Bologna FC
Verso Inter-Bologna, Biasin: «Sfida equilibrata, i rossoblù hanno le armi per fermare la squadra in Inzaghi»
Il noto giornalista di Libero, esperto di vicende nerazzurre, ci presenta il momento della formazione milanese in vista della sfida in programma domani sera.
In vista della gara di domani del Bologna in casa dell’Inter, recupero della 19^ giornata, abbiamo intervistato il giornalista di Libero, Fabrizio Biasin.
Parto dal momento di forma dell’Inter, che arriva alla gara col Bologna dopo la sconfitta in Supercoppa, ma anche dopo un grande percorso in campionato. Tu, in un tuo tweet dopo la vittoria col Venezia, hai sottolineato ironicamente che si parlava di crisi.
«Sì, quando hai abituato troppo bene i tifosi, basta una sconfitta per alzare un polverone. Quella di Supercoppa è una brutta sconfitta, in finale, contro il Milan. Ma se uno guarda nel complesso l’Inter sta facendo un buon percorso al netto della brutta sconfitta, che non deve essere nascosta».
In questa prima metà della stagione, nell’Inter sono emersi alcuni difetti che l’anno scorso non si erano visti.
«Trovo che sia sempre sbagliato fare paragoni con stagioni precedenti. Come per l’Inter anche per tutte le altre squadre. Di anno in anno, cambiano equilibri ed avversari, che peraltro quest’anno hanno investito tanto per avvicinarsi, e in parte ci stanno riuscendo. Forse l’Inter sta mostrando dei limiti in fase difensiva, ma il dato di fatto è che nelle ultime sei partite esterne non ha mai subito gol e ha il miglior attacco. E con tutti i suoi limite e la difficoltà di giocare ogni tre giorni, sta facendo comunque il suo percorso. La realtà è che col calendario attuale è difficile fare percorso netto».
La situazione che sta vivendo l’Inter a livello di infortuni è forse la prima mini emergenza da quando c’è Inzaghi.
«È fisiologico, ci sono tante partite, si gioca tanto e i giocatori hanno un anno in più. Penso che nel calcio moderno, in una situazione come quella dell’Inter parlare anche solo di mini emergenza non è esatto. Emergenza può essere quello che è capitato alla Juve, con due difensori out per tutta la stagione. Nel caso dei nerazzurri sono piccoli stop che, secondo me, rientrano nell’economia di una stagione lunga e intensa».
I nerazzurri vanno verso una stagione di cambiamenti, vista anche l’età di alcuni protagonisti…
«È una cosa più o meno annunciata. Il fatto anomalo è che l’estate scorsa non sia successo granché a livello di uscite e entrate. La prossima estate invece dovrebbe essere quella del grande cambiamento. Una cosa a cui l’Inter in realtà è abituata, visto che due anni fa sono stati comunque cambiati circa una decina di calciatori».
Ti aspettavi un Bologna così in questa stagione con Italiano?
«Italiano è stato bravissimo fino a questo momento. Per come era impostata la stagione, dopo aver perso Calafiori, Zirkzee e con Ferguson assente per i primi mesi non era facile fare questo percorso. All’inizio forse ha risentito un po’ di queste mancanze, ma poi è venuta fuori l’idea di calcio di Italiano che è veramente molto bravo. In più se ci mettiamo che Sartori non ha sbagliato il mercato nemmeno questa volta…».
Che giocatore toglieresti al Bologna?
«Ferguson, ora magari deve ancora ritornare al meglio, ma è sempre il mio preferito».
Che gara ti aspetti domani?
«Il Bologna arriva dalla delusione della partita con la Roma. Probabilmente meritava i tre punti, invece con il rigore abbastanza discutibile nel dinale non ha vinto e arriverà ancora più determinato. L’Inter ha problemi a centrocampo con giocatori contati e con la situazione Frattesi ormai evidente. Mi aspetto una gara equilibrata perché penso che il Bologna abbia tutte le armi per mettere in difficoltà l’Inter».
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