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Bigon: “Non è solo il club ad avere una maglia. La città di Bologna ha una maglia addosso”

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Nel corso dell’ultimo BFC Week, il video settimanale di informazione generale che il Bologna pubblica sui propri social, il comico Giorgio Comaschi ed il direttore sportivo Riccardo Bigon hanno fatto una interessante chiacchierata gravitante attorno alla maglia del Bologna ed alla città stessa.

Riportiamo la maggior parte del discorso, in cui si parla di attaccamento alla maglia, attaccamento alla città e di come Bologna venga percepita come speciale da coloro i quali arrivano da fuori.

 

Comaschi: «Esiste un attaccamento alla maglia?»

Bigon: «Credo che dovremo intenderci su cosa voglia dire»

Comaschi: «Credo voglia dire avere un sentimento verso la squadra con cui stai giocando, ma un sentimento non finto, non come quelli che non esultano dopo un gol, ma un sentimento vero verso quei colori»

Bigon: «Hai usato una parola fondamentale: sentimento. E’ una emozione»

Comaschi: «Ma in un calcio che non si emoziona quasi più, che è un po’ di plastica, esiste?»

Bigon: «Un calcio o una società? In questa società quanto spazio c’è per le emozioni, per i sentimenti, per l’anima?»

Comaschi: «Hai ragione, è la società. Ma ti chiedo un’altra cosa: l’attaccamento a una città invece? Nella nuova maglia c’è un riferimento alla città. L’attaccamento alla città lo può avere anche chi non è nato a Bologna? Mi sembra di intuire di si, ma me lo devi eventualmente confermare»

Bigon: «Oggi ormai tutte le società di calcio puntano all’eccellenza della professionalità e qualcosa sul sentimento si è perso, ma è un riflesso della società. Ma poi entra l’altra parte che esula dal club. La città, le persone che incontri, il modo di vivere, la cultura della città. Io credo che questo oggi Bologna lo possa ancora far valere. Vedo che anche molti ragazzi lo sentono»

Comaschi: «Perché tutta questa gente resta a Bologna? Pascutti è friulano, ma è diventato bolognese. Ma anche Perani è rimasto qui ed anche tu ha detto che vorresti fare di Bologna la base della tua vita»

Bigon: «Ho fatto questa scelta con la mia famiglia perché Bologna è speciale. Chi non è mai andato via e la consoce da sempre forse non se ne rende conto. Per chi viene da fuori trovare una città migliore di Bologna è veramente difficile. Ci sono tantissime città splendide, città in cui si vive bene e si sta bene, ma Bologna è speciale, ha qualcosa di diverso»

Comaschi: «Ha una sua maglia…»

Bigon: «Ecco. Si. Non è solo il club ad avere una maglia, seppur ha una maglia e una storia che si porta dietro, ma la città ha una maglia addosso»

Comaschi: «Si, ma cos’è? Il modo di vivere? L’equilibrio? I ritmi più bassi? Sono le persone? Io sono di Bologna e non lo so cos’è. E’ una chimica forse?»

Bigon: «Non lo so, forse è un misto di tutte queste cose. Forse è l’architettura stessa della città che crea un’atmosfera particolare che poi forse si trasmette alle persone ed al modo di intraprendere le giornate»

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