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Bologna-Venezia: secco 3-0 e fantasmi scacciati (Resto del Carlino)

Nel sabato sera bolognese i rossoblu hanno rotto la maledizione veneta: 3-0 netto e panchina a rischio per Di Francesco

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Vincenzo Italiano (© Damiano Fiorentini)
Vincenzo Italiano (© Damiano Fiorentini)

Dopo la Lazio ed il Lille, la risposta rossoblu non ha tardato ad arrivare. Ma c’è una domanda che permane, tra la facilità di alcuni match e le difficoltà di altri, e riguarda la dimensione del Bologna, ciò che può fare, insomma, durante la stagione. Ma, se la Champions pare essere troppo per una squadra che, purtroppo, ha dimostrato coi risultati di non essere pronta, il campionato di Serie A si dimostra una camicia più comoda per Italiano e i suoi interpreti.

Riccardo Orsolini (© Damiano Fiorentini)

Riccardo Orsolini (© Damiano Fiorentini)

Un Bologna coscienzioso stana il Venezia

La partita di ieri ha dimostrato proprio questo, pur essendo il Venezia l’ultima squadra del campionato. Dopo un quarto d’ora abbastanza statico, con un calcio “più orizzontale che verticale” per stanare i veneti, i rossoblu si sono subito presentati al campanello di casa Stankovic. E lo hanno fatto grazie all’astuzia di Dan Ndoye, capace di guadagnare il primo rigore del match con la complicità di Haps. Castro, con grande altruismo, non si fa problemi di alcun tipo a cedere il lauto pasto allo svizzero ancora a secco: 1-0 e prima gioia in A.

L’attenzione non è mai troppa

Ma non c’è tempo per gioire per i ragazzi di Italiano. Appena pochi giri di lancette e il gioiellino di casa Inter Oristanio confeziona palla al piede una ghiottissima occasione per Nicolussi Caviglia: l’ingordigia la fa da padrona e palla in tribuna. Ma il segnale è chiaro, il Venezia non ha intenzione di scollarsi dal match, e non lo farà fino al secondo tempo. In cui, dopo l’uscita di De Silvestri sotto scroscianti applausi, Karlsson si divora il pallone del 2-0, opportunamente incartato da un generoso Odgaard. Ma pochi minuti dopo, complice l’ingresso di un buon Dallinga, il Dall’Ara non avrà più nulla da recriminare. Dopo una volata in solitaria ed un grande riflesso di Stankovic proprio sul danese, la difesa dei ragazzi in bianco si ferma, probabilmente per un’errata comunicazione tra i centrali. E Thijs ne approfitta: inserimento da rapace e rigore conquistato. Qui tutti i tifosi, o quasi, avrebbero voluto vedere proprio l’olandese sul dischetto per sbloccarsi, ma Orso declina gli inviti dei tifosi. Almeno con “gentilezza” perché consegna ai suoi il 2-0.

Il Bologna cala il tris

Non è finita qui, però. Appena un minuto dopo, su un lancio affilatissimo di Moro, Orsolini trova il centro dell’area. Dove l’insospettabile Ndoye trova la sua prima doppietta con la maglia del Bologna. Prima dei cinque minuti di recupero e del triplice fischio, c’è giusto il tempo per Pohjanpalo di sporcare i guantoni di Skorupski con un gran movimento da punta raffinata ed erudita. Tuttavia non c’è niente da fare: il Bologna ha voluto e ottenuto la porta inviolata. 3-0, 21 punti in classifica e differenza reti placidamente sorridente, dopo la sfida di Roma in cui era scesa in negativo.

Fonte: il Resto del Carlino, Gianmarco Marchini

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