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Bologna-Atalanta – Le parole di Reja e Donadoni – 1 nov

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REJA – Due facce totalmente diverse quelle di Reja e Donadoni nel postpartita. L’allenatore dell’Atalanta non si dà pace per il secondo tempo dei suoi e per quell’atteggiamento rinunciatario dopo il secondo goal: “Il Bologna è stato braavo a concretizzare le occasioni, d’altronde quando vai a casa dopo aver perso 3-0, è inutile discutere. L’Atalanta c’è stata nel primo tempo ma, purtropppio, non abbiamo segnato e questo ci ha penalizzato nel corso della gara. Se avessimo segnato nel primo tempo, avremmo messo in difficoltà il Bologna anche dal punto di vista mentale, vista loa loro situazione di classifica. La squadra di Donadoni è stata abile a chiudersi e a ripartire in contropiede, ma un atteggiamento del genere dalla mia squadra  mi sorprende. Non mi era mai successo, nelle altre gare, di andare via con un 3-0 in modo così passivo. La gara di oggi ci dà da pensare, visto che, dopo il 2-0 ci siamo abbattuti troppo. Dovrò analizzarla bene questa gara: non capisco come mai ci siamo abbasssati. Dall’altra, è ovvio che gli spazi erano diversi tra il primo e il secondo tempo. Masiello? Mi ha detto che non stava bene. Ho scelto Toloi perché ha già fatto il terzino.

DONADONI – Molto più raggiante l’allenatore rossoblu che, forse, neanche nelle sue più rosee aspettative si attendeva un esordio così. “Mi è piaciuto l’atteggiamento della squadra nel secondo tempo, anche perché stava diventando di dominio pubblico il fatto che il Bologna calasse visibilmente nel secondo tempo. Oggi abbiamo tenuto bene il campo. Molto dipende dall’aspetto mentale: quando fai goal tutto viene incentivato”. Donadoni, però, non dimenticata di citare il suo predecessore: “Devo dare atto e merito a Delio Rossi, visto che sto ereditando un lavoro che lui ha costruito. I giocatori devono avere l’approccio giusto, e entrare sempre conlo  spirito e l’attitudine giusta”. Poi su Brienza e Donsah:Non volevo dare un brutto segnale alla squadra, mettendo un giocatore difensivo. Ha caratteristiche fisiche e tecniche per gestire al meglio la squadra. Donsah aveva spesso molto, ma deve imparare ad essere più disciplinato dal punto di vista tattico”.

Su Destro:Gli ho detto che preferisco che mi faccia due corse in meno, ma che quando va deve essere aggressivo. Deve essere convinto di poter determinare qualcosa”.

Poi ancora: “Una squadra deve lavorare su se stessa. Non amo guardare solo gli avversari e adattarmi a loro. Da calciatore è bello quando tu determini qualcosa non quando sei succube degli altri. Ho vissuto determinate situazioni e ora voglio trasmettere ciò che ho vissuto alla squadra”.

Sull’Atalanta: “è una quadra solida, esperta e competitiva. Hanno giocatori validi sugli esterni che ci hanno messo in difficoltà. Ha avuto le situazioni per farci del male, ma siamo riusciti a salvarci da queste situazioni. Quando trovi una squadra che ha fame di risultati, come noi, questo ingigantisce le difficoltà”.

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