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Nuovi innesti, pochi gol: il Bologna ha bisogno della svolta in zona offensiva

I nuovi acquisti del Bologna sono ancora in fase di ambientamento: l’attacco potrebbe sbloccarsi presto, ma con le giuste soluzioni.

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Santiago Castro (© Bologna FC 1909)
Santiago Castro (© Bologna FC 1909)

Il Bologna sta affrontando un doppio problema, uno evidente e uno più sottile, ma altrettanto rilevante. Il primo è l’incapacità di segnare, un’anemia offensiva che si sta facendo sempre più evidente. La seconda questione affonda le radici nell’estate appena trascorsa, una stagione che avrebbe potuto rappresentare un punto di svolta per le ambizioni del club rossoblù, grazie anche ai ricavi aggiuntivi garantiti dalla qualificazione in Champions League e da alcune cessioni particolarmente remunerative. Ma quindi, da dove deriva il problema del Bologna in attacco?

La mancata incisività dei nuovi acquisti

Dopo nove gare ufficiali, il bottino offensivo della squadra è misero: solo un gol segnato dai nuovi acquisti, quello di Samuel Iling-Junior contro il Como. Nonostante gli sforzi sul mercato, con nove volti nuovi inseriti nella rosa, l’apporto degli ultimi arrivati è stato ristretto. Una sola rete e nessun assist in due mesi di competizioni rappresentano un punto su cui porre particolare attenzione per il tecnico Italiano, che si trova a dover fare i conti con un reparto offensivo sterile.

Le difficoltà dell’attacco del Bologna

Nicolò Cambiaghi, purtroppo fermato subito da un infortunio, non ha avuto modo di incidere, ma quello che preoccupa maggiormente è il ruolo marginale che altri nuovi acquisti stanno ricoprendo. Thijs Dallinga, ad esempio, il centravanti tanto atteso e scelto dopo mesi di trattative e riflessioni, ha finora accumulato solo 220 minuti in campo.

L’immagine emblematica del suo impiego è quella vista contro il Parma, dove è rimasto spettatore per tutta la partita nonostante il Bologna fosse in superiorità numerica. Questo evidenzia come il mercato estivo, tardivo e forse poco mirato, non abbia ancora fornito le giuste soluzioni al tecnico per rischiare un cambio di modulo o l’inserimento di una seconda punta.

Un altro mistero riguarda Benjamin Dominguez, il promettente esterno arrivato dal Gimnasia con due gol nelle ultime tre partite giocate prima di approdare in Italia, ma che non ha ancora messo piede in campo. Anche se l’ambientamento nel calcio italiano richiede tempo, è difficile comprendere perché una squadra che fatica a segnare non stia sfruttando tutte le risorse a disposizione.

Non solo attacco

C’è chi spera che la pausa nazionali possa portare un contributo in termini di assist o gol da giocatori come Juan Miranda, Emil Holm o Tommaso Pobega. Al momento, il Bologna ha segnato meno di tutte le altre squadre di Serie A, fatta eccezione per il Lecce, che però non gode delle stesse ambizioni europee. Un paragone più adeguato sarebbe con l’Atalanta, che ha già collezionato 11 gol dai nuovi arrivi, con Mateo Retegui in testa alla classifica cannonieri del campionato.

Il mercato del Bologna non ha ancora dato, per il momento, i frutti sperati. La speranza è che gli investimenti fatti possano ripagare le aspettative, perché, per ora, i numeri raccontano una storia diversa: una squadra che fatica a concretizzare le proprie ambizioni, specialmente nella fase di finalizzazione.

Fonte – Corriere di Bologna

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