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Bologna: attenzione in difesa (Più Stadio)

L’obiettivo rossoblù per la gara col Napoli è quello di ridurre al minimo le disattenzioni difensive per migliorare ulteriormente

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Castro, Beukema e Moro con la seconda maglia del Bologna
Beukema con Castro e Freuler durante l’amichevole di Palma (© Bologna FC 1909)

Il calcio sa essere crudele, ma non bisogna dimenticare che il Bologna domenica ha fatto una buona gara, anche in difesa. Una sola, piccola, evitabile distrazione ha condizionato una gestione ottimale dello spinoso Lucca e dei grintosi centrocampisti dell’Udinese, pronti a lanciarsi in avanti nello stretto. Ma è dagli errori che si impara, come Italiano sicuramente sa, e gli spunti per migliorare già li ha.

Bologna, la difesa alta è un rischio calcolato?

Contro i friulani il tecnico di Karlsruhe ha presentato la sua solita difesa alta. E, se nel precampionato aveva lasciato molti dubbi, con i tre gol subiti dall’Asteras ed i quattro dal Bochum, domenica ha funzionato. Probabilmente perché i bianconeri erano l’avversario giusto per sperimentare questo tipo di soluzione.

Va anche detto che se subendo quattro tiri si prende gol, i dati vanno in controtendenza. Abbiamo un Bologna che concede poco, pochissimo, ma, ogni volta che accade, soffre e rischia di subire gol. E, se quest’ultimo dato può essere sempre vero, quello della tenuta difensiva varia con l’avversario e le sue capacità offensive.

Mercato ed infermeria

In questo clima, in cui le preoccupazioni per la difesa alta sembrano svanite, va anche detto che mancano due pedine importanti nella linea a quattro proposta di Italiano: Lucumí e Miranda. Anche se lo spagnolo ha già giocato uno spezzone di gara domenica, è ancora in recupero dopo il torneo olimpico e deve ancora interiorizzare al massimo gli schemi per rendere bene in campo. Inoltre, occorre aggiungere il tanto acclamato centrale di difesa, nella speranza che possa arrivare in città il prima possibile.

Tenuta mentale

Non sarà comunque un acquisto, o almeno non necessariamente, a far svoltare la squadra. Nella pratica rischiosa della difesa alta, infatti, l’azione più importante da fare avviene nel cervello. Azzerare le distrazioni ed essere sempre attaccati alla partita è molto importante, onde evitare svarioni come contro l’Udinese. Mantenendo sempre la concentrazione al massimo, questa difesa può effettivamente sfornare ottimi numeri, come nella stagione precedente. Speriamo già da Napoli.

Fonte: Più Stadio, Sebastiano Moretto

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