Bologna-Bochum 0-4: gara condizionata dagli errori. Decidono Sissoko, due volte Broschinski e de Wit

Quinto impegno amichevole in vista dell’avvio del campionato. Nel triangolare del Druso di Bolzano contro Bochum e Sudtirol, padrone di casa, il Bologna sfida nel primo mini match da un’ora ha sfidato la formazione tedesca.

Gara condizionata dagli errori soprattutto della retroguardia del Bologna, di cui i tedeschi del Bochum hanno approfittato rifilando un passivo pesantissimo.

La formazione del Bologna contro il Bochum

Mister Vincenzo Italiano sceglie il 4-2-3-1. In porta c’è Federico Ravaglia. Difesa a quattro con Lorenzo De Silvestri a destra, centrali Sam Beukema e Mihajlo Ilic, a sinistra Charalampos Lykogiannis. A centrocampo coppia composta da Nikola Moro e Remo Freuler. Quartetto offensivo composto da Dan Ndoye a sinistra, Fabbian dietro Thijs Dallinga al centro dell’attacco e Riccardo Orsolini a destra.

La cronaca del match

Primo mini tempo

La gara parte sempre con un filone chiarissimo. Il Bochum cerca di infilare il Bologna in profondità, alle spalle di Mihajlo Ilic, schierato sul centrosinistra della difesa rossoblù.
Dopo qualche minuto di adattamento il Bologna, riesce a sviluppare una buona manovra in verticale uscendo bene dal centrosinistra della difesa.
Al 6° minuto, sul secondo corner della gara, il Bochum va avanti. Ravaglia esce a vuoto il primo palo, la palla resta vagante al centro dell’area e il mediano Sissoko con due tocchi insacca a porta vuota.

Il Bologna è troppo compassato, invece il Bochum sembra decisamente più in partita. A sinistra, Bero si libera di Orsolini, mette palla al centro dove Broschinski è colpevolmente solo e raddoppia sul primo palo beffando Ravaglia. 2-0 per la formazione tedesca.
I rossoblù, nonostante qualche timidissimo tentativo di sviluppo in verticale, fatica a trovare spazi lasciando l’iniziativa al Bochum. E quasi subisce lo 0-3. Ilic si fa sfuggire Broschinski, commette fallo per fermarlo, ma la palla arriva a Elezi che prova ad involare verso Ravaglia. Il portiere cresciuto in rossoblù in uscita costringe il 17 dei tedeschi a concludere con un colpo sotto fortunatamente impreciso.

Al 20’ primo grande squillo del Bologna. Sulla sinistra Ndoye supera il diretto avversario entra verso il centro del campo e serve Fabbian dal limite che conclude e trova la gran parata di Drewes.

Dopo un’altra buona fase di possesso del Bochum, sono i rossoblù ad avere un’occasione. Fabbian in uscita dalla difesa pesca Ndoye in ripartenza. Lo svizzero vede subito lo spazio in profondità e lancia per Dallinga. L’olandese si invola e davanti a Drewes prova lo scavetto che l’estremo difensore del Bochum respinge. Il primo mini tempo finisce così 0-2.

Secondo mini tempo

In avvio di secondo tempo, la formazione rossoblù è più intraprendente e riesce sviluppare meglio la manovra seppur a basso ritmo. Lo sviluppo sulla fascia destra funziona con Fabbian e Orsolini che sembrano intendersi molto bene.
Al 10’, invece, torna avanti il Bochum che costruisce bene e su una torre al centro dell’area costringe Freuler a rischiare l’autorete per chiudere. Poi al 12’ sugli sviluppi dei successivi corner, lo stesso Ravaglia compie un’ottima parata.
La squadra di mister Italiano, al 15’, crea una buona occasione con Orsolini che mette al centro alla ricerca di Dallinga che sfiora.

Il Bochum risponde al Bologna due minuti dopo ancora con un gran Broschinski che dal limite scarica un gran destro che trova il palo.
La squadra rossoblù ricasca nei brutti errori del primo tempo. Un lancio lungo in profondità sembra preda di Ravaglia che però liscia e lascia la palla a Broschinski che fa doppietta porta vuota. 0-3 per i tedeschi. 
Ravaglia al minuto 53 viene messo sotto pressione con due uscite alte. L’angolo successivo porta addirittura al 4° gol del Bochum. Sul rimpallo de Wit ribadisce ancora a porta vuota.
Un minuto più tardi Lykogiannis salva anche Ravaglia dal 5° gol.

Nel finale, Dallinga colpisce di testa alto sopra la traversa. E poi all’ultimissimo minuto Orsolini centra la traversa al volo.

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