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Orsolini doppietta e un Bologna a più tre: la matematica che piace a Italiano
Bologna-Cagliari termina 2 a 1 e i numeri ci raccontano questa vittoria: ma cosa permette di passare da numeri sterili a risultati incisivi?

Ieri pomeriggio, il Dall’Ara ha assistito a una partita che, ancora una volta, racconta il cammino di crescita del Bologna in Serie A e non solo. Con un risultato di 2-1 contro il Cagliari, i rossoblù hanno dimostrato come un possesso palla possa trasformarsi in un’arma importante quando accompagnato dalla verticalizzazione e dalla precisione. Ecco quindi come la squadra di Italiano ha imparato a tradurre numeri freddi in emozioni calde.
Il possesso: da sterile a incisivo
Nel recente match contro il Parma, il Bologna aveva registrato un alto possesso palla (oltre il 70%), ma senza mai riuscire a concretizzarlo in occasioni veramente pericolose. I numeri erano lì, ma mancava quel qualcosa in più che potesse fare la differenza. Questa volta, contro il Cagliari, la situazione è cambiata radicalmente.
Il Bologna ha mantenuto il 63% del possesso, ma questa volta non si è trattato di un dominio vuoto. Le statistiche ci raccontano che i 507 passaggi totali sono stati accompagnati da una percentuale di precisione elevata (68%) e da una maggiore concentrazione offensiva.
Ma non è solo il numero dei passaggi a rendere questa prestazione diversa. È stata la capacità di andare in verticalizzazione, di accelerare nei momenti opportuni e di creare spazi dove prima sembravano impossibili. Lo schema tattico impostato da Vincenzo Italiano ha permesso ai giocatori di muoversi con fluidità, sfruttando le larghezze e costringendo il Cagliari a indietreggiare. In sostanza, il Bologna non ha solo tenuto il pallone, lo ha reso pericoloso.
Bologna-Cagliari: Orsolini torna protagonista
Se c’è un nome che risalta, oltre all’assist-man Cambiaghi, è quello di Riccardo Orsolini. L’ala destra rossoblu ha firmato una doppietta decisiva, dimostrando perché è uno dei punti fermi di questo Bologna. Il primo gol è arrivato al 48′, da rigore. Ma è stato il secondo gol, all’56’, quello che ha davvero fatto la differenza. Un colpo perfetto, un’infilata precisa che ha testimoniato il suo ritorno al top della forma.
Le statistiche confermano l’importanza di Orsolini nel match: con un xG di 2.15 per il Bologna, parte del merito va attribuito alle sue azioni offensive. Non è solo questione di reti, però. Orsolini ha saputo creare caos alla difesa avversaria, spostandosi costantemente e forzando il Cagliari a correre dietro al pallone. La sua presenza ha reso il Bologna una squadra difficile da contenere.
Un attacco efficace e una difesa solida
L’efficacia dell’attacco del Bologna è stata evidente fin dal primo minuto. Gli ospiti hanno subito pressione costante, con i rossoblù che hanno generato ben 15 tiri totali, di cui 5 in porta. Una statistica che riflette la determinazione e la precisione con cui i giocatori hanno affrontato il match. Anche i grandi numeri relativi alle grandi occasioni (2 contro 1 del Cagliari) testimoniano quanto il Bologna sia riuscito a tradurre il suo dominio territoriale in concrete minacce per la porta avversaria.
Difensivamente, il Bologna ha mostrato grande compattezza. Con 57 recuperi e 15 tackles totali, la squadra ha limitato drasticamente le azioni offensive del Cagliari, che ha concluso con soli 2 tiri totali (nessuno in porta). Skorupski, pur non essendo stato particolarmente impegnato, ha dimostrato sicurezza in porta, contribuendo a mantenere il vantaggio conquistato dagli attaccanti.
Il ruolo dei numeri e la differenza mentale
Una delle differenze fondamentali tra questa partita e altre precedenti è stata la mentalità con cui il Bologna ha affrontato il match. Contro il Parma, il possesso era stato sterile perché mancava la voglia di andare in profondità e di assumersi rischi. Questa volta, invece, i rossoblù hanno fatto uscire coraggio e determinazione, sapendo quando accelerare e quando mantenere il controllo.
Le statistiche relative ai contrasti (60% vinti), ai dribbling (53% bloccati) e ai duelli a terra (54% vinti) testimoniano come il Bologna abbia prevalso anche negli aspetti fisici e psicologici del gioco. Non si tratta solo di numeri, ma di un vero e proprio step di mentalità, guidata con mano ferma da Vincenzo Italiano.
Bologna-Cagliari: un passo avanti verso l’obiettivo
Con questo risultato, il Bologna evidenzia che la differenza tra un possesso sterile e uno efficace sta proprio nella volontà di andare oltre i numeri, di tradurre il dominio territoriale in occasioni e gol. Vincenzo Italiano e i suoi uomini hanno dimostrato che il successo non dipende solo dal talento individuale, ma anche dalla strategia e da un intesa collettiva.
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