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Calciomercato Bologna: classe e… rigore

Il Bologna fa mercato per ovviare a delle mancanze, come si evince dall’ultima sessione estiva in cui sono arrivate due pedine fondamentali

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Freuler e Pobega (© Bologna FC 1909)
Freuler e Pobega (© Bologna FC 1909)

Nel viavai di Casteldebole ogni anno spuntano dei nuovi profili. Come prevedibile, neanche questa stagione ha fatto eccezione, tra chi sta cercando fiducia, come Dallinga, e chi l’ha già trovata, come Miranda e Casale. Tra tutti questi volti, però, ce ne sono due che si differenziano dalla folla perché sono arrivati a Bologna con una precisa missione. Rispondono ai nomi di Nicolò Cambiaghi e Tommaso Pobega, e sono gli autentici costruttori, sempre sotto traccia, di una squadra in evoluzione.

L’arte dell’altruismo

Con Orsolini e Ferguson, il Bologna ha sempre avuto degli ottimi rigoristi. Ma, come nelle storie più avvincenti, la vicenda non finisce qui, alle mere apparenze. Il però che dobbiamo porre sotto alle nostre lenti d’ingrandimento è la frequenza con cui i rossoblu ottenevano i tiri dal dischetto. E, prima di quest’anno, il dato non teneva il passo con le big che Italiano e i suoi cercano di approcciare. Con soli cinque rigori tentati nell’ultima era Motta (0.13 a gara), infatti, Zirkzee e compagni erano decimi nella classifica generale. Addirittura sotto a due retrocesse, Frosinone e Sassuolo. Il dato risultava, giustamente, inaccettabile. Così ai piani alti è iniziato lo scouting.

 

Nicolò Cambiaghi in Bologna-Cagliari (©Bologna FC 1909)

Nicolò Cambiaghi in Bologna-Cagliari (©Bologna FC 1909)

L’altra faccia del penalty

Quando si parla di calci di rigore, si tende sempre a ricordare chi tira, ma mai chi guadagna il lauto pasto per i compagni. L’errore comune, però, non è stato commesso anche a Casteldebole, dove la dirigenza si è mossa seguendo le tracce di pane lasciate da Pollicino. Leggere, ma per chi le sa notare, fondamentali. E a noi, per capire questa autentica illuminazione sartoriana, vengono in aiuto i numeri. Come suggerisce la statistica di Transfermarkt, infatti, negli ultimi cinque campionati ben 17 giocatori hanno ottenuto almeno quattro rigori, realizzati poi dai compagni. Tra i quattro più giovani, oltre al duo partenopeo Raspadori-Kvaratskhelia, figurano proprio Cambiaghi e Pobega. Quest’ultimo è ancora da riscattare e per lui sono stati intavolati nuovi contatti con il Milan. Ma questa è una storia diversa, che si sbloccherà, in un senso o nell’altro, nei prossimi mesi.

Due Bologna, due tecnici, due statistiche

Un pò per il cambio in panchina, un pò grazie ai due nuovi paladini dell’area, la statistica, a sei gare dalla fine del campionato, è notevolmente migliorata. Ad oggi i rossoblu hanno infatti ottenuto sette rigori, con lo zampino dei nuovi acquisti che fanno letteralmente la differenza. Manco a farlo apposta, quei due giri di giostra grazie ai quali Italiano supera Motta, sono farina del loro sacco. Uno a testa, per la precisione. Potrebbe sembrare poco, ma per il minutaggio ottenuto in stagione, spesso partendo dalla panchina, sono numeri importanti.

Bologna-Inter e la lotta delle panchine

A proposito di panchine lunghe, la prossima avversaria dei rossoblu sarà l’Inter di Inzaghi, temibile proprio per la profondità straordinaria a disposizione del tecnico. Se oggi l’esempio in questo senso è Marotta, ciò che possiamo augurarci, grazie alle operazioni iniziate a luglio, è che in futuro il paladino possa essere Sartori. Anzi, tutta Casteldebole, perché il ciclo appena iniziato può funzionare solo grazie a questo tipo di colpi.

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