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Un Bologna su spinta: dopo la Champions quasi bottino pieno in Serie A

Il Bologna ha quasi un percorso netto post-Champions League: 16 punti su 18 disponibili, raccogliendo tutti i frutti possibili

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Vincenzo Italiano durante Bologna-Monaco (Foto di Damiano Fiorentini)
Vincenzo Italiano (© Damiano Fiorentini)

Cinque su sei. Sedici su diciotto. Lo si può dire come si vuole, ma la realtà non cambia. Il Bologna, nell’impegno di campionato successivo all’impegno europeo, è quasi sempre andato a prendersi il colpo grosso. In pratica, ha quasi sempre vinto. Quasi, appunto: un solo pareggio, nessuna sconfitta.

I Rossoblù, seppur abbiamo invece rimediato ben quattro sconfitte su sei partite, sembrano uscire dall’impegno in Champions League con più spinta, apprendendo quelle che sono le “lezioni” nella massima competizione europea, riportandole poi in Serie A. Proprio uno degli obiettivi che si sperava avesse la “banda” di Vincenzo Italiano.

Bologna, dopo la Champions League un percorso quasi netto

Monza, Cagliari, Roma, Venezia e Fiorentina. Cinque vittorie per quindici punti totali racimolati nella settimana del triplo impegno. Il Bologna, contro tutti i pronostici di chi non sapeva come i Rossoblù avrebbero accusato le tre partite in sette giorni, ha risposto così. Si conta Cagliari, perché non si è giocata Bologna-Milan, vero impegno tre giorni dopo Aston Villa-Bologna. Ma la sostanza non cambia: l’unico inciampo rimane quello contro il Parma, con uno 0-0 che ancora oggi lascia rimpianti.

Vincenzo Italiano, soprattutto nelle prime partite, non ha risparmiato un minuto ai suoi uomini: si cercava ancora un equilibrio, una sicurezza all’interno del campo. E, forse, è stato il percorso giusto: una nuova amalgama per un gruppo che non ha mai smesso di esserlo, ma che ha dovuto imparare nuovi meccanismi, i quali andavano oliati. Ora, come dimostrato nelle ultime uscite, Italiano può ruotare gli interpreti e portare a casa il risultato: avviene a Lisbona, con spazio a chi ne ha avuto meno, e ne viene fuori un grandissimo pareggio. Tre giorni dopo, i dividendi pagano: i titolari, o quelli con più minutaggio in stagione, diciamo, portano a casa tre punti importantissimi contro la Fiorentina.

Nella testa della squadra

Come già detto qualche riga sopra, le incognite maggiori erano legate a questo triplo impegno, che di solito sono le “grandi” ad avere. Il Bologna, grande, ci vuole tornare, e in questa stagione dimostra di poterlo fare alla grande. Si trova al settimo posto, con gli stessi punti dello scorso anno, ma con una Champions League in più giocata. In Coppa Italia ha portato a casa il risultato nettamente. Proprio in Europa, al di là del risultato finale, le energie spese per contrastare gli avversari si sono viste: se ancora oggi si parla di punti lasciati per strada, vuol dire che in campo si è messo tutto quello che si aveva, e proprio chi era dall’altra parte lo ha riconosciuto.

Il Bologna era pronto per fare lo step mentale necessario per saper gestire queste situazioni e, per il momento, sembra stia andando in quella direzione. C’è consapevolezza nei propri mezzi e soprattutto nella forza di questa rosa. Si, perché si è saputo sopperire a mancanze con piacevoli sorprese, o rendimenti “a scoppio ritardato”. Il Bologna raccoglie i frutti, e vedremo se continuerà su questa strada.

Fonte – Alessandro Mossini, Corriere di Bologna

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