Bologna FC
Bologna, ci vuole calma e sangue freddo
I risultati (e il gioco) fin qui non positivi contro Napoli e Udinese hanno generato inevitabile malcontento. Ma la stagione è ancora parecchio lunga.
Un pareggio in casa ed una (pesante) sconfitta in trasferta. Il bottino raccolto in due giornate dal Bologna è finora di 1 punto, 1 gol segnato, 4 subiti. Chi si aspettava una squadra dominante fin da subito, sulla scia di quelli che furono i rossoblù di Thiago Motta, è rimasto ovviamente scontento. È così iniziata l’ora dei processi: ai giocatori, alla società per il mercato sbagliato, all’allenatore “non all’altezza”.
C’è già chi ha suonato l’allarme, e non solo per una esercitazione. Appena dopo la seconda giornata, a mercato non ancora concluso, si legge e si sente la parola “crisi”. Ma, forse, è ancora troppo presto per i drammi e i disfattismi.
Tra speranze e aspettative
Rispettare le aspettative non è mai un compito semplice. Il Bologna arriva da una stagione indubbiamente straordinaria, e nel capoluogo emiliano tutti attendevano con impazienza la nuova, attendendosi un avvio decisamente diverso. I problemi, nel gioco e nella struttura in campo dei rossoblù, in questo momento, sono evidenti.
Lacune, soprattutto difensive, che hanno evidenziato la necessità di trovare un centrale buttandosi sul calciomercato. Anche gli scarsi numeri offensivi, che per il momento non sorridono, rivelano una condizione non ottimale delle punte e delle ali, ancora in cerca di continuità. Nonostante ciò, è ancora agosto: servirà tempo.
Bologna, serve tempo
In quest’ultima sessione di calciomercato, il Bologna ha perso tre delle sue principali pedine. In campo, l’ingegnoso terminale offensivo, a cui affidare il pallone per costruire la manovra sulla trequarti o inventarsi un colpo di genio, ed il roccioso centrale difensivo, capace di alzare il baricentro della squadra. In panchina, l’allenatore, oggi alla Juventus. Senza tre dei maggiori protagonisti della passata stagione, il Bologna ha dovuto necessariamente ricostruirsi, e il mercato ricco di innesti, in ultimi di Pobega, Iling-Junior e Dominguez, fin qui vede i rossoblù sulla carta con una rosa non inferiore rispetto alla passata stagione.
Gli equilibri di gioco, i tatticismi, gli schemi, l’intesa del gruppo, “l’atteggiamento” in campo (che sì, a Napoli non è stato impeccabile, visto l’unico tiro verso la porta azzurra), necessitano però del dovuto tempo per costruirsi e rafforzarsi, per lavorare con calma e senza eccessive pressioni. E, soprattutto, senza accelerare frettolosamente i tempi. Anche visti i risultati al rilento di alcune Big, altrettanto non positivi.
All’alba della Champions
Il passo falso del Maradona necessita quindi di restare tale. Il Bologna deve ripartire, anche mentalmente. Specialmente in vista della Champions League, di cui ci saranno i sorteggi tra pochi giorni. I rossoblù hanno le potenzialità per costruirsi un buon percorso europeo, ma la pressione eccessiva, in questo momento, rischia di diventare deleteria. Tempo al tempo, e forse tra un pò ci sarà spazio per i disfattismi (o per i sorrisi).
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