Bologna, cosa aspettarsi dalla partita contro il Genoa?

Altro giro, altra corsa. La giostra del Bologna non si ferma, e anzi, riparte esattamente da dove si era fermata. Sabato i Rossoblù saranno di scena contro il Genoa, e inizieranno da Marassi un percorso fatto di sette partite in ventuno giorni, esattamente come quello concluso con la partita del Dall’Ara contro il Parma.

I Rossoblù hanno le necessità di partire con il piede giusto: la partita contro il Grifone sarà la prima di tre gare fondamentali questa settimana, che diranno tanto di quelle che saranno le prospettive del Bologna in ambo le competizioni.

Genoa-Bologna, la partita della maturità?

Si, è un sottotitolo un po’ provocatorio. La partita di Marassi, però, tra Genoa e Bologna potrebbe davvero essere, se non il passo verso la maturità, sicuramente il suo avvicinamento. Perché il Bologna, se non fosse per la prestazione sottotono contro il Parma, avrebbe già dimostrato, perlomeno come atteggiamento, nelle uscite precedenti di aver iniziato a trovare il bandolo della matassa.

L’ultimo match al Dall’Ara, però, sembra aver rievocato vecchi fantasmi delle prime uscite stagionali: il beneficio del dubbio, però, va dato anche agli sforzi profusi solo qualche giorno prima, in Champions League.

Il Bologna ha assoluto bisogno della vittoria. Per la sua classifica e per il suo morale: non è pensabile iniziare con il piede sbagliato una settimana con impegni i quali richiedono il massimo dello sforzo fisico e soprattutto mentale, per portare a casa risultati che possano soddisfare davvero l’ambiente. Il Bologna ha necessità di uscire dalla sfida di sabato con il bottino pieno per dimostrare di essere la squadra vista fin troppe poche volte in questo inizio di stagione.

Esultanza Urbanski in Monza-Bologna (fonte immagine: Bologna FC 1909)

L’attacco risponderà presente?

Genoa-Bologna sarà la partita della verità anche per il reparto offensivo. Come abbiamo detto durante queste settimane di sosta, Vincenzo Italiano sembra aver toccato le corde giuste del suo reparto difensivo: dopo i palesi sbandamenti iniziali, anche se i Rossoblù hanno sempre subito gol – tranne nell’ultima gara e contro lo Shakhtar – è altrettanto palese che gli interpreti del reparto arretrato abbiamo l’approccio corretto nella maggior parte delle situazioni, e non si avverte più quel senso di confusione delle prime uscite.

Chi, invece, sembra non essere ancora sul binario giusto è l’attacco, o quasi tutti i suoi alfieri. Santiago Castro è l’attaccante principe di questa squadra, e lo ha dimostrato a suon di prestazioni e di gol: tanti di questi, vitali per le ultime partite del Bologna. Non può essere, però, il solo classe 2004 a farsi carico di tutto il peso offensivo dei Felsinei: le risposte devono arrivare da tutti. Le aspettative sono alte, come è normale che sia, ma il Bologna, in attacco, ha giocatori che hanno dimostrato di saperle reggere: a Genova bisogna passare ai fatti.

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