Bologna FC
Bologna-Crotone, l’epilogo più giusto
Il carico di ansia e di responsabilità ieri era notevole. Non solo in virtù della brutta eliminazione in Coppa Italia, con gli uomini di Mihajlović chiamati a gran voce ad un immediato riscatto, ma anche – e soprattutto – per interrompere la striscia di 41 partite con almeno un gol subito. I presupposti per interrompere questa spiacevole situazione e per non eguagliare il record del Bordeaux c’erano tutti: al Dall’Ara arrivava un Crotone in crisi d’identità e di risultati alla disperata ricerca di punti, fattore che – nella prima mezz’ora di gioco – ha di fatto impedito ai rossoblù emiliani di imbastire una qualsivoglia azione offensiva degna di nota, con il Crotone che copriva bene il campo.
Sul finire del primo tempo l’inzuccata di Soriano per l’1-0 ha indirizzato la partita verso i binari giusti: al rientro in campo nel secondo tempo, la qualità e la differenza tecnica delle due squadre è venuta fuori. Le geometrie e il filtro di Schouten, la qualità e l’esperienza di Soriano, Palacio e De Silvestri si sono rivelate ancora una volta fondamentali, così come le uscite sicure di Skorupski, anche se – va detto – la limitata qualità tecnica del Crotone non ha mai impensierito più di tanto la retroguardia felsinea.
Balza all’occhio la tenuta fisica del Bologna, come sottolineato dallo stesso Stroppa a fine gara. Nonostante l’importante dispendio di energie in Coppa Italia, il Bologna – soprattutto nel secondo tempo – ha dimostrato maggior freschezza e brillantezza rispetto agli Squali che tra disperati lanci lunghi ed errori di impostazione hanno facilitato non poco l’imposizione dei padroni di casa. Da sottolineare la prova non banale di Sansone che, spostato a destra in un ruolo non suo per sostituire l’infortunato Orsolini, ha sfoggiato una prestazione di livello, di corsa e di cattiveria, risultando determinante nel gol e rivelandosi un’autentica spina nel fianco della sua ex squadra.
Le prossime due partite contro Inter e Roma non saranno di certo una passeggiata, ma senza il pesante fardello dei gol subiti la mente sarà sicuramente più leggera, non distratta, ma libera e sgombra per affrontare al meglio il duplice impegno.
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