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Bologna, da “gli uomini di Sartori” a “gli uomini di Italiano”

Prendendo spunto da un “vecchio” articolo, il Bologna sta cercando (non in tutti i ruoli, ovviamente) gli “uomini di Italiano”

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Vincenzo Italiano (© Damiano Fiorentini)
Vincenzo Italiano (© Damiano Fiorentini)

Quando non era ancora iniziata ufficialmente la sessione estiva di calciomercato, il tormentone per il Bologna in quel periodo era Robin Gosens, ricordate? In quel giugno non lontano, anzi, i Rossoblù andavano alla ricerca di un terzino sinistro, che poi si rivelò Juan Miranda. Proprio la questione Gosens ci spinse a parlare dei “cavalli di ritorno” di Giovanni Sartori: quei giocatori che il DG conosce molto bene per esperienze passate. Bene, ad agosto inoltrato, invece, ci buttiamo un’altra volta e parliamo di un’altra strategia: gli uomini di Vincenzo Italiano.

Bologna, i “cavalli da ritorno” sono diventati di Italiano?

Lo spunto sul direttore, Giovanni Sartori, e su quei giocatori con i quali aveva già avuto modo di lavorare – vedi Remo Freuler, ad esempio – è collegato proprio anche all’allenatore: Vincenzo Italiano è stato un giocatore di Giovanni Sartori, proprio in quel Chievo. Corsi e ricorsi storici, sempre attuali. Bene, la strategia, per noi, era quella vincente. L’acquisto di Nicolò Cambiaghi seguiva quella scia, con il benestare proprio del nuovo tecnico Rossoblù. Poi però, e queste sono le leggi del mercato, accade che i piani posso stravolgersi da un momento all’altro, e quindi va cambiata la strategia.

Oltre alle occasioni – che in tempi di calciomercato vanno sempre messe al primo posto – il Bologna sta seguendo una strada simile alla precedente, ma che potrebbe funzionare ancora meglio: nuovo tecnico, poco tempo, giocatori che conoscono già il “metodo Italiano”. L’esempio è Martin Erlić: arrivato non tra gli entusiasmi generali, alla fine si è rivelato “pronto all’uso”, proprio perché, come detto da lui stesso, sapeva già cosa chiede mister Italiano. È la strada che si sta perseguendo anche con Tommaso Pobega, il quale ha passato il suo primo anno in Serie A proprio nello Spezia di Italiano. Quello Spezia che acquistò anche Emil Holm, lasciandolo però in prestito in Svezia.

Il mix perfetto per Italiano

Poche volte abbiamo sentito il mister parlare in questo pre-campionato, ma quelle volte sono bastate per capire quali sono le sue condizioni di lavoro migliori, e cosa vuole dare a questo Bologna. Partiamo da un fatto, concreto: domenica al Dall’Ara si è visto il Bologna di Vincenzo Italiano. Non quello definitivo, e ci mancherebbe, ma quello su cui ha lavorato per cinque settimane il tecnico nativo di Karlsruhe. Quello che – attendiamo le firme – potrebbe essere l’ultimo acquisto del Bologna, Benjamin Dominguez, ricalca il prototipo di giocatore adatto al mister: oltre alle sue caratteristiche da ala, è un ragazzo giovane da formare, una “spugna“, come li definisce il mister.

Ecco, il Bologna sta mettendo – per quanto può, perché il calciomercato è una questione complicata, leggi “difensore” – a disposizione di Vincenzo Italiano ciò che Vincenzo Italiano chiede. Lo si capisce dalle parole – poche – del mister, e questo tanto basta per capire che la direzione è quella giusta. Lo si vede in campo, anche con i “vecchi”: Orsolini segna, esulta, poi corre immediatamente da chi? Da Vincenzo Italiano. Tanto basta. Anche loro diventeranno “gli uomini di Italiano”.

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