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Bologna FC

Bologna, da scarsi a fenomeni è un attimo

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Prima della vittoria contro la Roma aleggiava un pessimismo sotto le Due Torri che è andato aumentando giorno dopo giorno, e in molti erano già certi della retrocessione in B dei rossoblù, come se non ci fosse alcun ritorno alla crisi dei ragazzi di Inzaghi.
A Casteldebole però non si sono fatti prendere dal panico e hanno continuato a lavorare, che per Pippo è “l’unica ricetta che conosco”, e il risultato è un bel 2 a 0 ad uno squadrone che al Dall’Ara è diventato piccolo piccolo.

I ragazzi hanno azzeccato praticamente tutto, rischiando poco dietro e rendendosi pericolosi davanti, sfruttando finalmente le palle gol prodotte. Prima del match contro i capitolini la crisi c’era, è inutile nasconderlo, ma delle difficoltà quando si cambia così tanto è normalissimo avercele, e ne vedremo ancora altre nel corso della stagione. Quello però che non deve mai mancare è la fiducia verso una squadra che ce la sta mettendo tutta, e che quando ha sentito l’appoggio dei tifosi ha saputo tirare fuori una prestazione da squadra vera, con un’identità forte.
I difetti ci sono ancora, non sono bastati 90 minuti per sopprimerli, ma finalmente sono uscite le qualità di diversi giocatori che per ora si erano visti poco o avevano reso meno delle aspettative.

In queste occasioni c’è solo una parola che deve diventare una regola: equilibrio, nei giudizi e nelle analisi. Santander in due mesi è passato da potenziale idolo a bidone, e poi di nuovo idolo. Pulgar l’anno scorso è stato fondamentale per i rossoblù e quest’anno dopo un inizio difficile si è trasformato nel male del Bologna, mentre Inzaghi da salvatore della patria si è incarnato in un Donadoni inesperto, per poi tornare idolo dopo le ottime scelte di domenica. I rossoblù non erano scarsi prima e non sono fenomeni ora, diamo solo il tempo ad Inzaghi e ai suoi ragazzi per costruire qualcosa di importante, e vedrete che ci toglieremo delle soddisfazioni.

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