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Bologna, da Zirkzee a Castro è solo un discorso di stile

L’avvio di stagione (in Serie A) del centravanti argentino sta dimostrando la bontà della scelta di Sartori di puntare su di lui per il dopo Zirkzee

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Santiago Castro tra i candidati al premio Player of the Month della Serie A
Santiago Castro (© Damiano Fiorentini)

Sono giorni in cui si fa un gran chiacchiericcio sul futuro di Joshua Zirkzee al Manchester United. L’arrivo, oggi, di Ruben Amorim a Carrington alimenta le voci su Gyokeres e mette in discussione l’ex rossoblù. Nel frattempo, il Bologna si gode l’ennesima intuizione di Sartori, che risponde al nome di Santiago Castro.

Presto forse per capire esattamente quale sarà il destino del centravanti di scuola Bayern. Di sicuro però sappiamo quanto bene il Bologna abbia calcolato e preparato la sostituzione del suo ex numero 9. Quella maglia, questa stagione, è stata ereditata in tutto e per tutto da Santiago Castro che non sta affatto facendo rimpiangere l’olandese. Anzi, in termini numerici, il Toto finora sta facendo anche meglio del “Tulipano” ex Parma.

Castro come, e forse meglio di Zirkzee: i numeri non mentono

Il paragone tra Castro e Zirkzee deve prendere in considerazione il contesto nel quale stanno agendo. Se Castro sta affrontando la Champions League con il Bologna e i rossoblù non ha ancora cominciato il percorso in Coppa Italia, è giusto confrontare i due giocatore sulla base delle sole partite di campionato. Il Bologna, finora, ha giocato 11 gare in Serie A. In 10 di queste Castro è stato titolare, segnando 4 reti e fornendo 2 assist ai compagni.

Numeri simili a quelli di Joshua dopo 11 gare della passata stagione di Serie A. Come Castro, Zirkzee era il centravanti titolare del Bologna, ma aveva anche meno concorrenza rispetto al buon Dallinga (seppur ancora a secco). Motivo per cui delle prime 11 partite di Serie A 2023/24, l’olandese ne aveva giocate 11 da titolare. Tuttavia, l’ex Bayern fino a questo stesso momento aveva segnato un gol in meno e aveva servito lo stesso numero di assist dell’argentino. Un quasi pareggio che, numeri alla mano, premia di pochissimo l’attuale numero 9 del Bologna.

È cambiato solo lo stile…

Era inevitabile. Col cambio di allenatore e i tanti cambi anche a livello di rosa, il Bologna gioca un calcio molto diverso da quello della passata stagione. Tuttavia, la centralità del centravanti nella manovra resta importante se non fondamentale. Da Motta a Italiano, da Zirkzee a Castro, la punta centrale del Bologna non è solo un finalizzatore ma è anche un legante del gioco. Ed è qui che si nota la differenza più importante.

Castro non è Zirkzee. Non lo è per caratteristiche fisiche, non lo è per qualità morali e caratteriali, non lo è per caratteristiche tecniche. L’olandese aveva una fisicità apparentemente più spiccata, una tecnica più sopraffina e certamente una visione di gioco da trequartista. La fisicità di Castro non “si nota” ma è un possesso di una potenza muscolare forse anche maggiore a quella dell’olandese. La sua tecnica individuale è ottima, seppur meno elegante di quella dell’attuale centravanti dei Red Devils. Le vere differenze poi sono nella visione di gioco e nella finalizzazione. Laddove Zirkzee difettava, ovvero, i freddi numeri realizzativi, Castro sembra più dotato. Così come, viceversa, difficilmente l’argentino potrà raggiungere i picchi di fantasia di Joshua.

Da Zirkzee a Castro, un passaggio di consegne pensato benissimo

Santiago Castro esulta contro la Juventus

Santiago Castro esulta contro la Juventus (©Bologna FC)

Se c’è una sostituzione sul mercato che il Bologna e il suo duo di dirigenti dell’area tecnica hanno pensato perfettamente, questo è il passaggio da Zirkzee a Castro. L’idea di acquisire il Toto già a gennaio, a costo di aspettare quasi fino a marzo per averlo a disposizione, è stata la mossa lungimirante di un dirigente illuminato come Giovanni Sartori. I mesi finale della passata stagione trascorsi a Bologna, gli esordi in Serie A, da subentrante e poi da titolare, l’ambientamento in Italia e nel gruppo rossoblù lo hanno aiutato ad arrivare pronto a questa stagione. Il resto lo fanno il talento e il carattere del centravanti ex Velez Sarsfield.

Il tutto in attesa che anche Thijs Dallinga completi il suo percorso di ambientamento…

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