Bologna FC
De Silvestri alla Gazzetta: «Vogliamo l’Europa. L’ambiente sia positivo e ci sostenga»
L’esperto terzino rossoblù, che ha appena varcato la soglia delle 100 partite in Serie A, ha parlato ai microfoni del quotidiano toccando diversi aspetti interessanti e lanciando un appello ai tifosi rossoblù

Lorenzo De Silvestri è uno dei capitani di questo Bologna, nonché uno dei grandi saggi della formazione di Vincenzo Italiano. Con la maglia rossoblù ha giocato da poco la centesima partita. E, in lui, di fronte alle difficoltà di Holm e Posch, il mister ha trovato un “porto sicuro”.
De Silvestri è una risorsa in campo e fuori dal campo. L’uomo spogliatoio esperto a cui tutti fanno riferimento. Specialmente in una squadra come il Bologna piena di giovani: «Io sono il “fratellone”. Ho sempre pensato, avendolo ricevuto da calciatore e da figlio di genitori fantastici, che doo i trent’anni bisognasse cominciare a dare. E così mi sono calato in questa figura: aiuto, consiglio, dialogo e sono aperto al dibattito per arrivare alla via migliore». Esperienza che nasce anche da momenti difficili: «Fra l’ultima Fiorentina e la Samp ho pensato di mollare tutto. Mi hanno convinto i miei amici».
De Silvestri sulla sfida col Milan e la stagione
Stasera il Bologna ospita il Milan, per De Silvestri e compagni sarà l’occasione di battere una rivale diretta per l’Europa e darsi una speranza in più: «Il Milan è una squadra costruita per stare ad altissimi livelli, sulla carta. E anche noi, da tre anni, ci siamo ad alti livelli – dice Lollo, convinto della forza del suo Bologna –. E vogliamo restarci». Dal giorno del rinvio a oggi, la sfida tra Bologna e Milan sarà diversa da come avrebbe dovuto essere, una situazione a cui il difensore romano non aveva pensato: «Non ci avevo pensato ai cambi. C’era Morata e non Gimenez e Felix. E ora c’è Conceição. Però come allora la gara successiva sarà quella col Cagliari».
Tra i giocatori del Milan, il terzino rossoblù individua due elementi che lo hanno colpito: «Joao Felix è uno che cambiare le partite. E a loro leverei Reijnders, che mi sembra inarrestabile».
Da allora, non è cambiato solo il Milan ma anche il Bologna pur avendo sempre più o meno la stessa rosa e lo stesso tecnico e la conferma arriva da De Silvestri stesso: «È stato difficile cambiare all’inizio. Devo fare i complimenti al gruppo. Ha assimilato nozioni e linguaggi diversi in fretta. È un gruppo ricettivo, serio e forte – e i complimenti De Silvestri li fa anche indirettamente alla società –. Oltre alle qualità tecniche negli anni, ci sono i profili umani scelti con cura».
La bravura di Italiano

Vincenzo Italiano, in Bologna-Udinese, stagione 24/25 (© Bologna Fc 1909)
Tra i meriti, oltre a quelli del gruppo squadra bravo a recepire, De Silvestri ha parlato anche di come Italia ha trasmesso quello che voleva: «È stato bravo a farci capire la sua passione. Inizialmente sembrava “esagerato”, ma solo appassionato di calcio. Non è mai scarico, sta sempre sul pezzo». Il calcio del Bologna di Italiano si può definire rock: «Rock è la definizione perfetta. Giochiamo uomo contro uomo, alti e aggressivi. Se poi non sblocchi la gara, poi devi stare attento a certe cose ed è necessario avere una certa gamba».
De Silvestri, voglia di Europa
La situazione di classifica ovviamente è molto incerta, ma la sfida tra Bologna e Milan può segnare un passaggio fondamentale della stagione. Ma Lollo smonta la pressione: «Non è uno spareggio, mancano ancora tanti punti». Il pensiero del Bologna è quello fisso di fare bene e confermarsi in Europa: «Vogliamo tornare in Europa. Ma quando si alza l’asticella si creano più preoccupazioni e aspettative. All’ambiente chiedo di essere positivo, di restare con noi e crederci fino alla fine. Voglio union e sostegno poi si vedrà».
fonte: Matteo Dalla Vite, La Gazzetta dello Sport
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