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Bologna, due corridori instancabili in mediana ma non basta

I rossoblù piazzano Freuler e Pobega nei primi quattro posti di questa speciale classifica. Ma i numeri dell’elvetico invitano a fare delle riflessioni sul modo di interpretare la gara della squadra di Italiano

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Remo Freuler in azione in Bologna-Shakhtar
Remo Freuler (© Bologna FC)

Con due giocatori nei primi venti, il Bologna è tra le squadre più rappresentate nella classifica dei giocatori che hanno percorso mediamente più chilometri nelle singole gare di Serie A. I rossoblù hanno addirittura due giocatori nei primi quattro: Freuler e Pobega, anche se ci sono da fare dei distinguo.

Nella graduatoria, tra i primi 20 giocatori che hanno corso di più domina il Napoli. La formazione di Antonio Conte ha ben quattro giocatori in questa classifica, tra cui il primo in assoluto ovvero Scott McTominay con 11,911 km percorsi di media a partita. Un risultato normale considerato che la squadra dell’ex tecnico di Chelsea e Tottenham è quella che corre di più in contropiede.

In graduatoria, ben rappresentato anche il Monza, altra squadra che sceglie un gioco reattivo, con tre calciatori. Con due Bologna, appunto, ed Empoli. Infine, rappresentate da un solo giocatore: Fiorentina, Genoa, Juventus, Lecce, Parma, Roma, Torino, Venezia, Verona.

Bologna, due centrocampisti in classifica

La squadra rossoblù ha messo in classifica due giocatori e, non casualmente, si tratta di due centrocampisti. Uno è Remo Freuler, 2° con 11,742 km, l’altro è Tommaso Pobega, 4° con 11,691.

Il primo, mediano di copertura, ma anche incursore, finora ha potuto inserirsi poco in area. Per cui, la distanza percorsa è dovuta soprattutto all’ampia porzione di campo che Vincenzo Italiano chiede di coprire allo svizzero tra lo spazio davanti alla difesa ed eventualmente sulla trequarti.

Discorso diverso per Tommaso Pobega. Il centrocampista di proprietà del Milan, ed in prestito al Bologna, in realtà finora ha giocato una sola partita. La sua statistica, però, si basa su una sola gara, ovvero quella con il Como in cui Tommaso è partito titolare facendo una discreta gara e colpendo anche un palo. In quell’occasione ha giocato trequartista, sottolineando una volta di più quanto quella posizione in realtà nel Bologna vada interpretata da vero centrocampista box-to-box.

La maglia sudata, ma…

Le statistiche dunque dicono che un giocatore fondamentale nell’economia del gioco del Bologna in fase di non possesso è tra i calciatori che corrono di più nell’intero torneo. Questo significa che i rossoblù stanno sicuramente facendo un gioco molto offensivo perché il mediano “più bloccato” corre più di tutti nei rossoblù coprendo il lavoro della difesa, ma sta anche costringendo il suo uomo più importante a tante corse all’indietro.

Ma considerando che Remo finora non ha messo a segno nemmeno un gol e registrato nemmeno un assist degno di questo nome (nominalmente, contro il Monza, lui passa la palla a Castro, ma il passaggio è tutt’altro che decisivo per il gol), forse qualcosa da rivedere c’è. Soprattutto nell’impianto di riaggressione sul portatore di palla avversario… Perché la maglia sudata ci vuole sempre alla fine di una partita, ma va sudata nel modo giusto.

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