Bologna FC
Bologna e Atalanta, la partita del Dall’Ara è la partita delle certezze
Bologna-Atalanta è uno scontro importante per le squadre di Italiano e Gasperini, alla ricerca di sicurezze per il proseguo della stagione
Il calcio di oggi corre veloce, e spesso il tempo non permette di ricordare. È (sperando di usare, tra poco, il verbo “è stato”) il caso del Bologna: una squadra non rivoluzionata totalmente dalla scorsa, trionfale, stagione, ma toccata nei punti cardine. È, anche, il caso dell’Atalanta: una Dea bellissima nella notte di Dublino – notte dove a Bologna, in Piazza Maggiore, si festeggiava l’accesso in Champions League – ma che ora arranca a seconda delle partite.
Nel calcio si vive del presente. Il presente, a Bologna, porta il nome di Vincenzo Italiano. Colui che si è preso l’onere di proseguire questa storia a suo modo. Il presente, a Bergamo, si chiama, ancora – e ci mancherebbe…- Giampiero Gasperini: colui che ha portato un trofeo europeo ai nerazzurri. Inizio “ingolfato” da una parte, inizio altalenante dall’altra: Bologna-Atalanta, chi troverà la soluzione prima?
Bologna-Atalanta, per Italiano la partita delle conferme
Partiamo dai fatti “di casa nostra”, come si suol dire. Il Bologna, nell’ultima settimana, è passato da una quasi debacle che poteva portare strascichi importanti, a ritrovare fiducia e sicurezza negli stimoli. A Como, Castro e Iling Junior hanno salvato il salvabile e dato un minimo di morale per la reazione della squadra.
Questo, sottolineato anche dalle parole nel post-partita, ha avuto un seguito nella prima e attesissima partita di Champions League. In una competizione che porta stimoli già di suo, il Bologna, a casa propria, ha lanciato i primi segnali positivi. A Monza, quattro giorni dopo, la necessità della vittoria si è vista tutta: un Bologna con la partita in mano, come ai vecchi tempi.
Vincenzo Italiano, che ha sempre avuto il gruppo in mano, sta, pian piano, arrivando dove voleva: unire i principi di un gruppo già formato, al suo calcio. Lo si nota nelle verticalità, nell’attacco all’area di rigore (guardare il gol di Urbanski) e anche nell’assetto difensivo, ancora però da registrare del tutto. La vittoria, e i segnali, sono arrivati al momento giusto, visti i prossimi due avversari. Prima l’Atalanta, e poi il Liverpool. Davanti al proprio pubblico, Bologna-Atalanta per i Rossoblù rappresenta il bisogno di proseguire su questa scia positiva, dimostrando di aver appreso le lezioni e confermando quello che di buono si è visto negli ultimi giorni.
Una Dea a due volti, ma pur sempre una Dea
Dall’altra parte, sabato sera al Dall’Ara arriverà un’Atalanta inaspettatamente sconfitta nella serata di martedì dal Como, davanti ai propri tifosi. Prime fatiche da triplo impegno (vedi l’Inter nel Derby di Milano), o c’è altro? La squadra di Giampiero Gasperini era partita nel migliore dei modi, ma poi è incappata subito in due sconfitte pesanti contro Torino e Inter. Con Fiorentina e Arsenal si era rivista l’Atalanta che tutti conoscono, ma ecco poi un’altra caduta.
La Dea sta vivendo questo inizio di stagione su un’altalena, potremmo dire. Gasp ci ha abituato a partenze a rilento, anche nelle stagioni migliori della sua Atalanta, ma difficilmente si ricordano tre sconfitte nei primi sei impegni della stagione. O, perlomeno, tre sconfitte di questo peso. Si, perché l’Atalanta, anche qui inaspettatamente, in campionato è la peggior difesa: undici i gol subiti in cinque partite, fino a questo momento. Detto di alcune difficoltà palesate apertamente dal tecnico, sembra che l’Atalanta abbia due volti differenti, e non abbia ancora trovato la chiave giusta per fermarsi sul profilo più bello.
Bologna-Atalanta, quindi, è un passaggio importante per ambedue le squadre, sia per il campionato e sia per il morale in vista del successivo impegno in Champions. Nel torneo di casa nostra, le due squadre si trovano a pari punti, ma arrivano alla sfida con umori completamente diversi. Questo, poi, si trasmette proprio sull’Europa: un’eventuale sconfitta minerebbe certezze, da entrambe le parti, che a oggi sono vitali. Chi, tra Italiano e Gasperini, porterà definitivamente la propria squadra sui binari giusti?
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