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Bologna e Joey Saputo: dalla B alla Champions in 10 anni

Dieci anni or sono Joey Saputo arrivava a Bologna come socio di Joe Tacopina, che rilevava un Bologna in Serie B. Domani i rossoblù faranno il loro esordio in Champions League

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Tacopina e Saputo (©Valentino Orsini per 1000 Cuori Rossoblù)

Domani il Bologna di Joey Saputo, guidato da Vincenzo Italiano, farà il proprio esordio ufficiale in Champions League, praticamente a 10 anni dall’inizio dell’avventura bolognese dell’attuale presidente italo-canadese.

I più attenti ricorderanno che in realtà Saputo è alla guida del Bologna dal 2015 e non dal 2014, ma è innegabile che la sua avventura sotto le due torri debba retrodatarsi all’anno precedente, quando Joe Tacopina lo coinvolse e lo portò in Emilia, facendo di fatto iniziare la storia tra Joey e Bologna.

Quindi, fresco di nuova cittadinanza onoraria e a dieci anni dall’inizio di questa avventura, Joey Saputo si appresta a vedere, assieme a tutta la città, la prima gara del Bologna in Champions League.

Joey Saputo

Joey Saputo cittadino onorario di Bologna (© Bologna FC 1909)

Dieci anni fa, iniziava l’avventura a Bologna di Joey Saputo

Ma ripercorriamo più precisamente quanto (e quando) è accaduto, per andare a collegare meglio passato e presente.

Siamo nel 2014, il Bologna di Albano Guaraldi è retrocesso in Serie B ed è in un momento difficile: servono giorni e la scesa in campo di più persone per permettere al Bologna di riuscire ad iscriversi al campionato.

Cogliendo la difficoltà societaria e il momento favorevole, l’8 settembre si dimette dai propri ruoli alla Roma l’americano Joe Tacopina, che poi tenta la scalata alla società rossoblù. Il 17 settembre Joe firma un preaccordo per rilevare il Bologna, parlando come portavoce di una cordata americana. In realtà, ma lo si scoprirà in un secondo momento, Tacopina è affiancato “solamente” da Joey Saputo. Ma è quanto basta.

Qualunque cosa si pensi di Tacopina col senno del poi, in quel settembre 2014 il mood di buona parte della tifoseria si riassume in questa immagine fatta circolare all’epoca del suo arrivo a Bologna.

Tacopina Liberazione

Una Liberazione rivisitata in chiave rossoblù

Ma non tutti a Bologna erano pro-cordata americana. Non a caso, il 25 settembre, l’azionista rossoblù Massimo Zanetti annuncia di voler ricapitalizzare il club per diventare socio di maggioranza.

Il risultato di quelle febbrili giornate, in cui 1000 Cuori Rossoblù era per altro già particolarmente attivo, è che l’8 ottobre il CdA del Bologna accetta l’offerta di Tacopina, bocciando di fatto quella di Zanetti.

Il 15 ottobre 2014 Joe Tacopina diventa ufficialmente il nuovo Presidente del Bologna, portando con sé Joey Saputo in qualità di socio.

Joe Tacopina Presidente 2014

Joe Tacopina nei suoi primi momenti da Presidente nel 2014 (© Bologna FC 1909)

Tacopina cede il passo a Saputo alla guida del Bologna

Circa un anno dopo, il 20 settembre 2015, le strade di Tacopina e del Bologna si separano e Joey Saputo assume il controllo totale del club, che nella pratica era già suo almeno dal punto di vista economico. Tralasciando come sia arrivato esattamente Joey a Bologna, e come siano andate le cose tra lui e Tacopina, non è possibile cancellare che senza il secondo, quasi certamente non vi sarebbe stato il primo.

Ed è altrettanto chiaro, se ci si pensa seriamente e senza mistificazioni, la carica portata da un carattere e un modo di fare come quello di Tacopina, è stato motore necessario per avviare la macchina che Saputo sta ancora guidando. Il carattere dei due e il loro modo di porsi, decisamente differenti, sono serviti prima a (ri)accendere entusiasmo e ambizioni nella piazza e poi a consolidare il club, consolidamento senza cui non si sarebbe arrivati a dove siamo oggi.

Saputo e i cicli triennali del Bologna

Se vi ricordate, una delle prime cose dette da Fenucci una volta che Saputo lo scelse come amministratore delegato, fu di raccontare che la società avrebbe lavorato su cicli di 3 anni, tentando una crescita costante fino a riportare il Bologna dove meritava.

Ebbene, pur essendo consci del fatto che la Champions League di questa stagione non fosse certamente pianifica, né probabilmente verrà riconfermata nella stagione prossima, resta il fatto che dieci anni fa il Bologna era in Serie B, e che in 9 anni di presidenza Saputo, e a dieci anni da quando è arrivato in città, siamo passati da essere neopromossa a giocare in Champions League.

Tre cicli sono realmente riconoscibili seppur non di tre anni l’uno e sebbene non fossero certamente quelli pronosticati da Fenucci ad inizio dell’avventura bolognese:

  1. Consolidamento della posizione sportiva. Dopo le prime salvezze, i campionati sono state sempre più “tranquilli” e c’è stata una gestione maggiormente accorta dei contratti e della qualità degli atleti
  2. Consolidamento del club a livello finanziario. Le continue modifiche allo stadio e il tentativo (ancora non riuscito) di riqualificazione totale dello stesso, l’acquisto, l’ampliamento e l’ammodernamento del centro tecnico sono temi fondamentali per un rafforzamento economico del club
  3. Rilancio del club a livello italiano e internazionale. I miglioramenti in classifica, la maggior qualità di giocatori e staff (non ultimo Sartori), il miglior lavoro dal punto di vista di social managing e marketing, hanno aiutato il rilancio del Bologna. E chiaramente la Champions League è stata la ciliegina sulla torta.

Sia come sia, comunque, il dato incontrovertibile è che domani il Bologna esordirà in Champions League con lo Shakhtar Donetsk, tornando in Europa dopo anni, e che 10 anni or sono 1000 Cuori Rossoblù testimoniava i primi passi di Tacopina e Saputo a Bologna, con le immagini che vi proponiamo di seguito scattate tra l’hotel “I Portici” e Casteldebole da Valentino Orsini nel 2014.

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