Bologna FC
Bologna-Empoli: solo un pareggio fra le mura amiche
E’ un Bologna Empoli che trova in Fabbian il goleador di giornata, ma la squadra ancora non gira a dovere e manchiamo terribilmente davanti.
Alla terza di campionato non è meraviglioso sentire il fiato sul collo di un campionato che deve uscire ancora dalle spire del caldo ferragostano, ma per fortuna che noi abbiamo Fabbian.
L’Empoli che scende a Bologna è settimo a quattro punti, avendo battuto nello scorso week end la Roma all’Olimpico. Sicuramente bisogna avere il rispetto di quella squadra che, per il momento, ti sovrasta in classifica.
Il Bologna, al cospetto di oltre 25mila tifosi (non crediamo che da Empoli siano giunti più di duemila persone), che incitano all’unisono l’11 di Italiano, prova a recuperare la strada dei 3 punti.
In porta Lukasz Skorupski, in fascia Posch e Juan Miranda, centrali titolari Sam Beukema e Jhon Lucumi. A centrocampo la cerniera è formata da Nikola Moro e Remo Freuler, mentre Giovanni Fabbian e a supporto del trio di attacco, Santiago Castro, Riccardo Orsolini e Jesper Karlsson.
I primi 45 minuti: gol lampo di Fabbian
Prima azione del Bologna, corner, ed è gol: corner di Miranda, spizzata di testa di Beukema e arriva sul secondo palo Fabbian che la butta dentro.
Prima azione dell’Empoli, in contropiede, cross dalla sinistra alla destra e gol dell’accorrente Gyasi, lasciato solo ad impattare in rete di petto. Il tutto in soli quattro minuti.
Un cosa che balza all’occhio negli azzurri di D’Aversa, privi di nomi di spicco, è una certa fisicità che complica la fluidità del gioco rossoblù, capaci di ripartenze brucianti. Il 2 a 1 a Roma non è arrivato per caso, ma frutto di un gioco fatto di ripartenze e aggressivo sul portatore di palla.
Al 15′ seconda bella azione, ben concertata, tra Orsolini, Fabbian e Posch che solo un intervento alla disperata dei toscani evita la segnatura. Sul corner, imperioso stacco di testa di Castro che mette la palla sopra la trasversale.
Il Bologna è attualmente padrone del gioco e le trame stazionano nella metà campo toscana. Ma manca il guizzo, la giocata che spariglia, anche se Castro ci sembra in giornata si. Ma fra sembrare ed esserci, c’è una bella differenza.
Due occasioni nitide, nate dalla sinistra (con un ottimo Miranda), che Castro non concretizza, ma il Bologna cresce. Cresce ma deve stare attento: contropiede dell’Empoli e Ola Solbakken, solo davanti a Skorupski, si fa ipnotizzare dal portiere polacco, che salva il risultato.
I secondi 45 minuti
Il secondo tempo è una brutta copia del primo. Entrano Odgaard e Aebischer al posto di Moro e Karlsson. Poi Dallinga entra al posto di Fabbian, sbilanciando in avanti il Bologna. Diventa un simil 4 2 4, con la conclamata volontà di Italiano di portarsi a casa la partita.
Dallinga fatica a prendere le misure della sua nuova squadra, ma è ancora Castro ed essere scintillante e creare qualche (non esageriamo, ndr) apprensione alla squadra avversaria. L’Empoli, intanto, non riesce più ad affacciarsi nella metà campo rossoblù. Ma il Bologna non cresce, nonostante l’evidente difficoltà degli azzurri di D’Aversa. La fatica si inizia a far sentire e Italiano all’81’ sostituisce Orsolini con Urbanski e Lucumi con De Silvestri, con lo spostamento al centro di Posch. E’ una squadra sperimentale quella degli ultimi minuti di Capitan De Silvestri, ma la stanchezza non lascia.
Il brivido anche al 95′ non lascia i 22 in campo: cross quasi innocuo, Skorupski non ci arriva bene e Miranda evita guai grossi e mette in corner.
Finisce fra i fischi, ingenerosi ma capibili, per uno spettacolo che non solo non soddisfa, ma che non porta punti. Per Italiano occorrerà ancora tempo per lavorare sulle gambe (e sulle teste) dei suoi giocatori. Adesso la sosta della nazionale aiuterà a recuperare El Azouzi e poi si andrà a Como. Con un obiettivo chiaro: quello dei tre punti.
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Bruno Capitelli
31 Agosto 2024 at 20:42
la vedo nera9
Claudii
31 Agosto 2024 at 21:57
Vi siete dimenticate le prime partite giocate in casa con Motta? Abbiamo perso con il Monza