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Lo sapevi che… domani il Bologna insegue la Coppa e la storia

Bologna-Empoli: al Dall’Ara si decide chi volerà in finale di Coppa Italia, un traguardo storico a un passo per i rossoblù di Italiano.

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Stadio Dall'Ara di Bologna (©Damiano Fiorentini) Bologna Empoli

Domani sera il Dall’Ara non sarà solo la cornice di Bologna-Empoli. Sarà un crocevia.

Perché all’andata è finita 3-0. Una sicurezza, sulla carta. Ma il calcio, si sa, non ha mai creduto nei verdetti anticipati.

Bologna-Empoli: un ricordo lontano

Per trovare un Bologna così vicino a una finale, bisogna fare un salto nel tempo al 1974, l’ultima volta. Da allora, Coppa Italia è rimasto un nome in vetrina, da osservare più che da rincorrere. Ma adesso è diverso. Adesso il Bologna non è più solo nostalgia, è una realtà che sta costruendo qualcosa di grande. E la partita di domani è un altro mattoncino in questa scalata.

Curiosamente, quella contro l’Empoli – a parte l’andata di questa semifinale – non è una prima assoluta. Era il settembre del 2001 quando i rossoblù, in un secondo turno di Coppa Italia, si imposero 4-1 sui toscani: doppietta di Cruz, e gol di Pecchia e Gamberini. Una partita che qualche tempo fa sembrava un’eco, ma che oggi ha le concrete possibilità di ripresentarsi in forma diversa.

D’Aversa e l’ostacolo rossoblù

Roberto D’Aversa conosce bene il Bologna. Troppo bene. Talmente bene che ogni volta che lo affronta, il risultato è lo stesso: niente vittorie. Dodici incroci da allenatore, sei pareggi, sei sconfitte. È una di quelle maledizioni calcistiche che sfidano la logica e resistono al tempo. L’andata, con quel 3-0 che non ha lasciato repliche, ha aggiunto un altro capitolo a questo strano e personale tabù.

Vincenzo Italiano e l’equilibrio da non ritrovare

Dall’altra parte, Vincenzo Italiano. Il condottiero di questa impresa rossoblù. Uno che contro l’Empoli ha giocato undici volte – con l’ultima dodici – da allenatore, e ogni volta è stato come sfidare uno specchio: due vittorie, due sconfitte, e tutto il resto pareggi. Ma questa semifinale è diversa. È un’occasione per spingere il Bologna oltre quel limite che da troppo tempo sembrava invalicabile.

Bologna-Empoli non è solo un partita

Domani, in realtà, è una possibilità. Di entrare in una finale. Di cambiare le proporzioni della storia recente. Di far brillare ancora i colori rossoblu non solo sugli spalti del Dall’Ara ma anche in quelli dello Stadio Olimpico di Roma. Bologna-Empoli non è solo la seconda metà di una semifinale: è la porta d’accesso a una dimensione dove i sogni smettono di essere sussurrati.

E mentre l’Inter e il Milan si giocano l’altra metà del destino, il Dall’Ara si prepara a raccontare il suo. Con voce rossoblù.

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