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Bologna – Empoli: le parole di Sinisa Mihajlovic nel post partita

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Il Bologna di Sinisa Mihajlovic vince 3-1 un fondamentale scontro salvezza, ribaltando la squadra di Andreazzoli nella ripresa. Parte male la sfida per i padroni di casa, sotto dopo il gol di Pajac dopo un quarto d’ora ma i rossoblù rimontano con Soriano, Orsolini e Sansone. Pesante ko per l’Empoli che rimane inchiodato al terzultimo posto. Finisce con un Bologna quasi salvo e a +8 dai toscani, Empoli che scivola sempre più verso un incubo e la Curva Bulgarelli che canta ripetutamente “Sinisa resta con noi”. Il futuro bolognese può cominciare, mentre quello dei toscani si fa sempre più Serie B.

Mister Sinisa Mihajlovic ha commentato così la vittoria contro l’Empoli: “Non so se questo è il mio miglior campionato da allenatore, a livello di punti sicuramente si, ma anche a Catania ho fatto buone cose. Se sono arrivato qua è solo perché ero convinto fin dall’inizio che avrei potuto fare bene, sennò non avrei accettato. Ero convinto che la squadra avrebbe potuto fare meglio di quello fatto fino al mio arrivo. Sono contento in particolare per il direttore sportivo Bigon, nei primi mesi di questa stagione è stato messo in discussione e invece si è visto che l’organico non era affatto così scarso, quindi è giusto riconoscere anche i suoi meriti. Poi la squadra è cresciuta mentalmente, nel lavoro e nell’applicazione, e sono arrivati i risultati. I ragazzi non erano scarsi come tutti dicevano e oggi lo stanno dimostrando. Il merito è tutto dei ragazzi, perché io gli ho solo trasmesso il gioco che piace vedere a me, ovvero giocare con il baricentro spostato in avanti e scendere in campo con l’unico obiettivo di portare a casa i 3 punti, con qualsiasi avversario. La squadra è matura sia dal punto di vista individuale che collettivo, nei momenti di difficoltà viene fuori il carattere e lo spirito di squadra che piace a me. Quando abbiamo preparato la partita ci eravamo già detti che saremo andati contro un Empoli veloce e tecnico, nonostante la posizione in classifica gioca molto bene e ci ha messo in difficoltà. Avrebbe vinto chi si sarebbe difeso meglio. All’intervallo ho detto ai ragazzi di giocare con maggiore serenità e lucidità perché stavamo sbagliando troppi passaggi, probabilmente dal nervoso, loro mi hanno ascoltato e sono tornati in campo con una mentalità diversa. Ci sono momenti in cui si subisce l’avversario e dei momenti che si fa la partita, la cosa che ho chiesto ai ragazzi è di sviluppare la resilienza perché è quella qualità che non ti fa mollare nei momenti di difficoltà. Non abbiamo ancora fatto nulla: mancano ancora 4 partite, lunedì proveremo a vincere anche a Milano perché non siamo ancora salvi e finché non lo saremo lavoreremo a testa basta. Se riusciamo a salvarci potrò ammettere di aver fatto un mezzo miracolo con i ragazzi, perché miracolo completo mi sembra esagerato. Una cosa è salvarci, una cosa è andare oltre e come dico a loro, non dobbiamo guardare quelli dietro di noi, ma sempre chi ci sta davanti. Prima pensiamo alla salvezza poi potremo anche pensare ad acchiappare quelle davanti. In queste 13 partite mi sarò arrabbiamo forse due volte, e solo in allenamento. Mi arrabbio quando vendo un atteggiamento arrendevole, non gliel’ho mai visto quindi non mi hanno dato modo di arrabbiarmi. Sono contento per i tifosi perché finalmente si divertono quando vengono allo stadio. Per la prima volta ho esultato con loro.”

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