Orsolini dopo Empoli-Bologna (0-3): «Abbiamo messo le basi per qualcosa di straordinario»

Una serata da grande, una vittoria che profuma di storia. Il Bologna esce dal Castellani con un 3-0 pesantissimo, mettendo un sigillo d’autore sull’andata della semifinale di Coppa Italia contro l’Empoli. Una prestazione da squadra matura, cinica, affamata. I rossoblù di Vincenzo Italiano hanno imposto il loro ritmo, trasformando la sfida in un capolavoro di concretezza e qualità. Ora il Dall’Ara si prepara a vivere una notte di fuoco nel ritorno, ma prima ripercorriamo le emozioni della serata con l’autore del primo gol: Riccardo Orsolini, o meglio, Orsonaldo.

Le dichiarazioni di Riccardo Orsolini post Empoli-Bologna

Riccardo Orsolini su Empoli-Bologna:

«Non mi piace parlare di ipoteca anche perché c’è una gara di ritorno da disputare con massimo impegno e rispetto per l’avversario. Comunque abbiamo messo delle buoni basi per quello che potrebbe essere qualcosa di straordinario. Siamo molto contenti perché giocare in questo stadio è sempre difficile. Il mister prima di giocare ci ha detto che non aveva mai vinto in questo stadio. Abbiamo fatto un doppio regalo a lui».

Orsolini sulla presenza di Spalletti allo stadio Castellani e la convocazione in nazionale:

«Io penso al Bologna perché siamo diventati una bellissima realtà. Come ho già detto, in questo momento la maglia del Bologna ha per ma la priorità, è la cosa più importante, quella che occupa i miei pensieri e tutta la mia concentrazione. Poi quello che succederà in futuro non piace parlarne, non fa parte di me. Mi godo il momento e sono contento di quello che sto facendo con i miei splendidi compagni e ovviamente questa prima semifinale».

Milan o Inter per un’eventuale finale?

«Che vinca il migliore. Il calcio è bello per la sua imprevedibilità, non si ha mai un risultato scontato. Poi il derby di Milano è una partita a sé. Ci godiamo il momento e poi attenderemo, anche perché per la partita di ritorno giocheranno prima loro quindi sapremo già con chi ci scontreremo».

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