Bologna FC
Bologna, era solo una questione di pazienza
I rossoblù con la vittoria dell’Olimpico Grande Torino hanno confermato che il passo è cambiato. Merito del lavoro e della pazienza nell’attendere che il lavoro funzionasse e mostrasse i suoi effetti sui singoli e di conseguenza sul gruppo
Minuto 71′, Dallinga mette in porta il gol dello 0-1 del Bologna sul Torino, e decide di fatto la sfida. 71 minuti dove tutto o quasi sembrava remare contro: il rigore di Castro e la traversa di Pobega erano messaggi chiari di una serata potenzialmente sfortunata.
Eppure, ancora una volta, in questa stagione attesissima del Bologna, la parola magica è stata: pazienza. Una virtù propria di chi conosce il calcio come Giovanni Sartori, Marco Di Vaio e Vincenzo Italiano. Una virtù che, giustamente, non è propria del tifoso che vive di cuore e di emozioni. Ma è compagna saggia e fedele. Ma, chi ha pazienza (e lavora sodo) verrà ripagato.
Pazienza fa rima con Dallinga
Sono stati necessari 4 mesi di stagione per mandarlo in gol, ma ne è valsa la pena. La prima rete di Dallinga con la maglia del Bologna è arrivata in un momento difficilissimo. Nella giornata più difficile di Castro, con il legno dell’uomo del momento, Thijs ha sfruttato l’unico spiraglio lasciato in area dai granata di casa.
Lui, come Vincenzo Italiano e la società, è stato paziente. Non si è depresso e ha aperto famoso tubetto del ketchup. Ora la speranza è che il flusso abbia una certa continuità e non ci siano bolle d’aria ad interromperlo. E anche in quel caso, serenità e pazienza dovranno guidare le scelte del mister.
Bologna, la pazienza è il filo conduttore della stagione rossoblù
D’altronde, la pazienza è la virtù dei forti. Questo Bologna è duro, forte, tosto. Lo ha dimostrato lo scorso anno. Ha retto la pressione. Vincenzo Italiano, il nuovo condottiero, è altrettanto duro e tosto. Al limite della testardaggine. Sarebbe stato disposto “a morire” con le sue idee, a farsi esonerare per seguire il suo percorso. E alla fine ha avuto ragione lui.
Il suo lavoro, la sua pazienza nell’attendere il suo Bologna lo sta ripagando. Il lavoro gli ha ridato, pian piano, tutti i protagonisti che gli servivano. Prima Castro, poi Orsolini, poi Pobega e ora ecco Dallinga. Ora gli ingredienti ci sono tutti, bisogna dosarli con sagacia e intelligenza. QB, Quanto Basta.
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