Bologna FC
Bologna, esiste un problema parcheggi allo stadio? Si: è un problema “italiano”
Un editoriale “atipico”: esiste un problema di parcheggi allo stadio per Bologna? Si, ma è un problema nazionale, e va risolto
L’argomento di oggi è uno di quegli argomenti che parlano sì di calcio, ma non nel senso stretto del gioco. Oggi vogliamo parlare di un problema delle infrastrutture del calcio, a Bologna, ma non solo: possiamo tranquillamente comprendere tutti in questo discorso, perché è un problema nazionale. E questo discorso parte da una segnalazione di un’appassionata nostra lettrice e tifosa Rossoblù, la quale si è vista una multa per parcheggio in “sosta dove vige il divieto di fermata”, a Torino. Un problema riscontrato anche a Bologna in questa stagione, un problema che qualcuno deve risolvere.
Un’organizzazione nella quale ci rimette il tifoso
Come detto, questo articolo nasce da una segnalazione arrivata da una nostra lettrice e tifosa, quindi è giusto spiegare come sono andate le cose. Marito e figlio della tifosa in questione hanno preso parte alla trasferta di Torino del 4 maggio, per Torino-Bologna. Arrivati a destinazione e con il parcheggio destinato ai tifosi ospiti pieno, sono stati direzionati da ausiliari preposti in una via adiacente, per poter parcheggiare tranquillamente.
Nulla di strano, fino a qui. La stranezza arriva, invece, pochi giorni fa, con la multa per “sosta dove vige il divieto di fermata”, arrivata più di un mese dopo a casa. Come è possibile che l’organizzazione di un evento come è una partita di calcio, soprattutto in Italia, non preveda una logistica adeguata? Soprattutto quando i numeri d’affluenza sono ampiamente prevedibili? Questo caso non è isolato, riguarda anche la città di Bologna.
Bologna non è esente: la Champions può solo peggiorare le cose
Perché diciamo che questo caso riguarda anche la città di Bologna? Perché é capitata, in concomitanza di partite “di cartello”, questa situazione anche in casa nostra. Un esempio: Bologna-Napoli, grande affluenza di tifosi Rossoblù e partenopei. Con il parcheggio del cimitero della Certosa già pieno, i tifosi hanno – come sempre – parcheggiato lungo Viale Togliatti. Bene: alla fine della partita, ecco il “tagliandino” sotto i tergicristalli. Ma perché non accada sempre, non lo sappiamo. Perché accada ogni tanto, nemmeno. Ma vorremmo invece chiedere: con un solo parcheggio, come dovrebbero fare i tifosi? Fare di necessità virtù, come al solito? Ricordiamo che a settembre, in città, arriva una competizione chiamata Champions League: dobbiamo dirvi noi che affluenza ci sarà?
Un problema parcheggi allo stadio “nazionale”, che va risolto
Come detto all’inizio e come riportato negli esempi, questa pratica riguarda un po’ tutta Italia. In tutti gli stadi, puntualmente, arriva il “problema parcheggio”. Anche in stadi come quello di San Siro, fornito di più parcheggi nelle circostanze, è un problema comune e che finisce sempre con una costante: la multa per “sosta dove vige il divieto di fermata”. È quindi un appello di tutti, rivolto ai Sindaci delle varie città e a chi sta sopra di loro. Il calcio è un movimento nazionale, e ne siamo tutti consci vista la passione con cui la viviamo: se si cerca di portare sempre più gente allo stadio, ma non gli si fornisce un’adeguato e semplice servizio come un parcheggio per la macchina, come si può sperare che un tifoso sia incentivato a tornare se la situazione è sempre e ovunque la stessa? Ai posteri l’ardua sentenza.
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