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Bologna, destinazione Europa: Italiano al timone dell’obiettivo rossoblù

Dopo Bergamo, il Bologna guarda all’Europa: con un calendario tra le big e sogni europei Italiano guida la scalata rossoblù.

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Bologna, Vincenzo Italiano (© Damiano Fiorentini)
Bologna Vincenzo Italiano (© Damiano Fiorentini)

Dimenticato lo scivolone di Bergamo, il Bologna è pronto a riprendere il suo viaggio verso l’Europa, ma più specificatamente, verso la Champions. Un cammino ambizioso, fatto di sfide massicce – Inter, Juventus, Milan, e Fiorentina – e un possibile jolly chiamato Coppa Italia, con una finale sempre più vicina all’orizzonte. È questo il nuovo orizzonte tracciato da Joey Saputo, che non si è limitato a dichiarazioni di circostanza: ha parlato chiaramente di “nuovo destino”, dando al progetto rossoblù una dimensione europea non più solo sognata, ma rivendicata.

L’Europa chiama, Bologna rispondi!

Un messaggio che ha fatto vibrare le corde giuste, sia nel cuore dei tifosi che nella mente di Vincenzo Italiano. Il tecnico, che l’Europa l’ha già respirata sulla panchina della Fiorentina, ha ereditato un Bologna già lanciato verso l’élite del calcio continentale. Anche se la corsa in Champions è sfumata a gennaio, la voglia di Europa è rimasta intatta – anzi, si è fatta più determinata.

«All’inizio puntavamo alla salvezza veloce, oggi la nostra ambizione è l’Europa, qualunque forma abbia», ha dichiarato con fierezza Saputo durante la cerimonia al Comune che lo ha premiato del titolo di Bologna Ambassador. Non è solo un riconoscimento simbolico: è l’annuncio di una presenza costante, di un impegno che promette continuità e crescita.

Vincenzo Italiano: un tecnico per un progetto

E chi meglio di Italiano per guidare questa rivoluzione silenziosa? I rumors lo accostano già ad altri progetti ambiziosi, Milan in primis, ma a Casteldebole l’ex tecnico viola ha trovato terreno fertile, una dirigenza che lo sostiene e un progetto in cui potersi radicare davvero. Il Bologna sogna di affidargli le chiavi del futuro, costruendo attorno a lui un ciclo tecnico duraturo. Il contratto scade nel 2026, ma Fenucci ha già fatto capire di voler blindare il tecnico: «Abbiamo espresso chiaramente all’agente di Italiano la volontà di proseguire insieme».

La sensazione? Sabato, in conferenza stampa, ringrazierà per la fiducia ma concentrerà l’attenzione sull’Inter, perché è lì, sul campo, che si scrivono le pagine più importanti di questa stagione.

Questione calendario: quale Europa per il Bologna?

Il patto tra Italiano e Saputo, però, ha bisogno di una garanzia: restare agganciati all’Europa anche il prossimo anno. Ma quale Europa? La Champions sembra complicarsi: l’Atalanta, in fuga con quattro punti di vantaggio e il favore degli scontri diretti, ha un calendario agevole. Forse è più realistico pensare al quarto posto, occupato da una Juventus in calo, che passerà da Bologna a maggio.

Eppure anche la concorrenza ha un’agenda più dolce. L’Atalanta affronterà sì Milan e Roma, ma anche squadre alla portata come Lecce, Monza, Genoa e Parma. La Juventus ha un percorso simile, fatta eccezione per gli scontri diretti con Bologna e Lazio. E la stessa Lazio, un punto dietro i rossoblù, ha un finale di stagione tutto sommato abbordabile.

Per questo, l’accesso alle coppe europee – anche quelle non firmate Champions – per il Bologna sarà una battaglia serrata fino all’ultima giornata. Il Bologna dovrà sudare, ma ora ha una direzione, una visione condivisa, e un tecnico che non ha paura di sporcarsi le mani per costruire qualcosa di duraturo.

Tutto parte da qui. Dall’Inter, da maggio, da un futuro che – se tutto va come deve – parlerà europeo.

Fonte: Massimo Vitali, Il Resto del Carlino

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