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Il Bologna parla tutte le lingue del calcio: dieci rossoblù in partenza

Il Bologna continua a stupire, e non solo in Serie A: i rossoblù piacciono alle loro nazionali, fino ad arrivare al record di convocati.

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Santiago Castro dopo il gol in Bologna-Milan
Santiago Castro dopo il gol in Bologna-Milan (© Damiano Fiorentini x 1000cuorirossoblù)

Il Bologna sta vivendo una stagione straordinaria sotto la guida di Vincenzo Italiano. I riflettori non sono più solo puntati sulla Serie A, ma anche sul panorama calcistico internazionale. La squadra rossoblù non si limita a incantare i tifosi italiani, ma attira sempre più attenzioni dall’Europa e dal resto del mondo. Il suo gioco e i risultati convincenti hanno fatto sì che molti dei suoi giocatori finissero nel mirino delle rispettive nazionali.

Non è una novità che il Bologna veda i propri talenti convocati per le selezioni internazionali, ma questa volta il numero è massiccio: ben dieci giocatori vestiranno la maglia del proprio paese, praticamente un’intera formazione. Un dato che certifica la crescita esponenziale della squadra e la qualità del lavoro svolto da Italiano.

 Bologna: nazionali rossoblù sempre più incisivi

Oltre al clamoroso 5-0 rifilato alla Lazio, una vittoria che ha fatto il giro del mondo, il Bologna ha dimostrato di poter competere anche a livello europeo. Le prestazioni contro avversari del calibro di Borussia Dortmund e Sporting Lisbona hanno certificato che questa squadra è ormai pronta per grandi palcoscenici. E le convocazioni per le nazionali ne sono la conferma.

Casteldebole è diventato un crocevia di nazionali: Lukasz Skorupski è il punto di riferimento tra i pali per la Polonia, mentre la Svizzera si affida al trio composto da Remo Freuler, Dan Ndoye e Michel Aebischer. Jhon Lucumí difende i colori della Colombia, mentre Giovanni Fabbian è stato selezionato per l’Italia Under 21. Anche la Scozia ha richiamato Lewis Ferguson, mentre Nikola Moro rappresenta la Croazia.

Santi e Benji: la chiamata dell’Argentina

Se queste convocazioni sono ormai una piacevole abitudine, due nuovi ingressi in nazionale spiccano per il loro prestigio: l’Argentina campione del mondo ha infatti convocato due giovani talenti rossoblù. Santiago Castro e Benjamin Dominguez, rispettivamente 20 e 21 anni, hanno ricevuto la chiamata del ct Lionel Scaloni, un segnale inequivocabile della loro crescita esponenziale.

Dominguez ha raccontato con emozione il momento in cui ha ricevuto la notizia: «Mi ha scritto Pablo Aimar dicendomi che ero tra i preconvocati. Pochi giorni dopo, ho ricevuto il biglietto aereo». Parole di un ragazzo che in pochi mesi ha visto la sua carriera decollare. «Da quando sono arrivato in Italia, sono cresciuto tantissimo. Tutto sta succedendo molto in fretta», ha dichiarato all’arrivo in Argentina.

Anche Santiago Castro ha vissuto un’emozione simile. Dopo un periodo di apprendistato dietro Joshua Zirkzee, ha saputo ritagliarsi il suo spazio fino a meritarsi l’attenzione della Selección. «Non mi aspettavo la convocazione, proprio per questo sono ancora più felice. Ho vissuto questo momento con la mia famiglia».

Non avrà l’occasione di allenarsi con Lionel Messi, assente per infortunio, ma avrà comunque la possibilità di confrontarsi con grandi campioni come Lautaro Martínez: «Non vedo l’ora di allenarmi con questi fenomeni, cercherò di imparare il più possibile».

Bologna, una realtà sempre più affermata: lo dicono le nazionali

Con dieci giocatori impegnati nelle nazionali, il Bologna si conferma una delle squadre più rappresentate in questa pausa. Solo Juventus, Milan, Atalanta, Napoli e Inter hanno avuto più convocati. Ma ciò che rende davvero significativo questo traguardo non è solo il numero, bensì il peso dei giocatori chiamati: non si tratta più solo di comparse, ma di protagonisti o talenti emergenti già pronti a imporsi.

La crescita del Bologna non è più un caso isolato, ma il frutto di un lavoro attento e strutturato. La squadra di Vincenzo Italiano è una realtà solida che probabilmente dimostrerà come il bello debba ancora arrivare.

Fonte: Dario Cervellati, Stadio

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