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Bologna FC

Bologna-Fiorentina: 1 a 0 di grandissimo carattere

Derby dell’Appennino che va al Bologna, con un secondo tempo suntuoso e gagliardo. E sabato prossimo c’è il Toro.

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Odgaard marcatore nel derby dell'appennino
Odgaard marcatore nel derby dell'Appennino (credits Bologna Fc 1909)

In un pomeriggio freddo e uggioso va in scena al Dall’Ara il 160 Derby dell’Appennino, classicissima della nostra Serie A. A questo sentito appuntamento mancherà l’allenatore viola Raffaele Palladino, colpito da un lutto familiare. A Lui e alla Sua famiglia le più sentite condoglianze dalla nostra redazione.

Italiano si avvicina a questo match con la stessa e unica voglia di continuare un percorso di progressiva crescita, a prescindere dall’avversario che si troverà di fronte, anche se rappresenta il suo recente passato. Dopo il turn over operato a Lisbona contro il Benfica, il mister rossoblù ha deciso di optare per la seguente formazione: nessuna rotazione fra i pali, con la conferma del polacco Skorupski. Linea difensiva attesa con il rientro di De Silvestri (fascia destra) e Lucumi e l’impiego di Beukema (quesi ultimi due entrambi centrali) e Holm (dirottato sulla fascia sinistra, mentre Lykogiannis si accomoda in panchina). Mediana che ritrova fin dal primo minuto Freuler e Pobega, mentre in avanti dietro a Castro, Ndoye, Odgaard e il giovanissimo Dominguez.

La Fiorentina si schiera anch’essa con un 4 2 3 1, dove De Gea è a difesa dei pali. Il pacchetto difensivo prevede Dodò, Comuzzo, Ranieri e Gosens, mentre a centrocampo sono schierati l’ex rossonero Adli e l’ex laziale Cataldi. In avanti Colpani e Gudmundsson ai fianchi di Beltran, terzetto a supporto di Kean.

La classifica di entrambi racconta di due squadre in salute (quarti i viola e settimi, a parimerito con il Milan, i rossoblù) e il risultato odierno porterà i frutti per un’eventuale ingresso in Europa.

Fischio d’inizio del 160 Derby dell’Appennino

Colpo d’occhio meraviglioso al limite del sold out, con 27.980 presenze sui gradoni, del Dall’Ara: presenti anche 2500 tifosi fiorentini giunti dalla Toscana. Pochi secondi prima dell’inizio un bellissimo gesto di Italiano: si avvicina alla panchina viola e stringe la mano a tutti i componenti, alcuni suoi vecchi compagni di lavoro.

Giallo a Pobega al 12′ che salterà il prossimo turno, mentre Dominguez si fa vedere per una bellissima giocata sulla fascia sinistra che non si conclude perchè il pallone, dopo il dai e vai con Castro, gli sfugge in fallo di fondo. E’ un Bologna che ha il predominio, ma la Viola si fa vedere con Kean e Colpani, ma senza impensierire la porta di Skorupski. Ed è sempre Freuler che si abbassa per dettare i ritmi di gioco mentre i centrali si allargano sulle fasce a supportare il gioco. Al 38′ fallo deciso di Gosens su Ndoye e al 42′ doppio intervento decisivo di Skorupski a salvare il risultato. Ndoye al 45′ si accascica di nuovo e probabilmente durante l’intervallo Italiano opererà il cambio. Al 46′ azione ficcante del Bologna, con Odgaard che centra basso e Ndoye spedisce in fallo di fondo per pochi centimetri.

La Viola archivia i primi 45 minuti con un gioco compatto, basandosi sulle sue numerose individualità, ma salvo nel finale, non riuscendo mai  ad impensierire Skorupski.

Il Bologna dal canto suo, con un buon possesso di palla, ha provata qualche conclusione a rete, ma Castro, Ndoye e Dominguez non hanno mai portato un serio pericolo alla porta di De Gea.

Secondi 45 minuti

Pronti partenza via e su un delizioso allungo di testa di Ferguson (subentrato a Ndoye) Castro centra il palo a De Gea battuto. E ancora preciso stop di petto di Pobega, al limite dell’area viola al 5′, girata al volo che impegna a terra l’estremo portiere della Fiorentina. Dominguez mette decisione per sopperire ai centimetri mancanti e trattiene bene la sfera, contro avversai più prestanti. Grandissima partita si rivelerà la sua.

E al 10′ è ancora il Bologna a rendersi pericoloso con Odgaard, che impegna in volo plastico in angolo ancora De Gea. Poi la favola diventa leggenda: Castro, stile Roma-Bologna, inventa un assist meraviglioso per Dominguez. Benja sale in moto e corre a perdifiato per 50 metri, raccogliendo  il pallone sull’out destro. Riesce a bersi Ranieri e crossa: male Ferguson, che cicca la sfera,  bene Odgaard che spara un missile dietro al numero 1 viola. 1 a 0.

E il miglior Bologna della partita: Dominguez tuttocampista che cuce e aiuta un Ferguson eccezionale, che sta rientrando in forma ottimale e un Castro mai domo, che esprime il miglior gioco della partita, sulle ali dell’entusiasmo per la rete appena segnata. Sale di qualità, nella cifra di gioc,o il Bologna, che si difende con grande ordine al ritorno veemente della Fiorentina. Al 76′ entra Lykogiannis per Holm.  E Ferguson si fa rivedere da fuori area con un tiro che ancora impegna De Gea in corner. Altri cambi per il Bologna in questo Derby dell’Appennino: al 80′ entrano Iling-Junior e Posch per De Silvestri e un esausto Benjamin Dominguez.

Giallo “fasullo” a Lykogiannis per un non contatto su Richardson, ma il Bologna non arretra di un passo, con Beukema monumentale su Kean, completamente annullato e un Lucumi praticamente impeccabile.

Ha ragione Italiano:” Chiunque entri, sa esattamente quale spartito deve suonare“. Chiunque.

E il Derby dell’Appennino, dopo aver sostituito Castro con Dallinga e dopo quattro minuti di recupero, va ai rossoblù. Partita con un secondo tempo meraviglioso che legittima la vittoria sui Viola. Ora la testa al Torino, con magari qualche “Buona uscita” dall’infermeria.

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