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Bologna, il pagellone 2023/2024: Thiago Motta

L’ultima pagella del Bologna 2023/2024 è quella di colui che ha guidato la squadra al traguardo Champions: Thiago Motta

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Thiago Motta (© Damiano Fiorentini)
Thiago Motta (© Damiano Fiorentini)

Ultimo capitolo del “pagellone” della stagione appena conclusa per il Bologna. Sono stati valutati tutti: dai portieri, ai difensori, passando dai centrocampisti fino agli attaccanti. Al di là di quello che non è stato un lieto fine, vista la separazione, non potevano non fare la pagella anche di chi ha guidato questa squadra fino all Champions League: Thiago Motta. Un voto che passa da vari momenti della stagione, e che vuole chiudere questa esperienza, per guardare avanti.

L’estate turbolenta di Thiago Motta

È un viaggio lungo quello di Thiago Motta a Bologna, ma, visto che la valutazione va fatta per la stagione appena conclusa, partiremo dalla scorsa estate. Dopo una conferenza stampa al veleno nell’ultima partita in quel di Lecce, la prima uscita pubblica è in quel di Valles, dove ha sin da subito sdoganato un mantra «Per il mercato non chiedete a me». Parole, queste, che oggi hanno tutto un altro sapore.

Questo si riflette nelle parole del tecnico italo-brasiliano in quel di Utrecht, dove aveva definito la squadra non pronta per competere in Serie A. Uno squillo alla società? Forse, visto come si è evoluto successivamente il mercato. Non sapremo mai se gli obiettivi erano condivisi o meno, sappiamo però come ha lavorato con il materiale a disposizione l’ormai ex mister Rossoblù: molto bene, e i risultati parlano per lui. Dalla prima partita in campionato, persa contro il Milan, Thiago e il suo Bologna cadranno solo due volte: a Firenze e ad Udine.

Quel quarto posto che inizia a far sognare

Parlavamo di risultati, e Thiago Motta con i suoi ragazzi li porta eccome: il pareggio di San Siro in rimonta contro l’Inter, la serie di vittorie in casa dall’Empoli all’Atalanta. Proprio quest’ultima arriva dopo una settimana dove il Bologna di Thiago mostra il suo vero volto: vittoria contro la Roma in casa e quarto posto agganciato ufficialmente; vittoria a San Siro contro l’Inter nell’ottavo di finale di Coppa Italia; vittoria in casa contro la Dea. La caduta di Udine, una settimana dopo, non intacca minimamente quanto fatto fino a quel momento e, anzi, viene visto come fisiologico: il Bologna ha comunque battuto più di un colpo rumoroso, e i tifosi hanno capito che quel quarto posto non è un caso, ma è l’inizio di un sogno.

Un febbraio da martello: il Bologna di Thiago Motta non si ferma più

Un sogno, quello iniziato, che non può non avere della suspence al suo interno: dopo la sconfitta di Udine, arriva il pareggio con il Genoa, la sconfitta ai rigori in Coppa Italia contro la Fiorentina e la sconfitta di Cagliari (con però un attacco decimato). Thiago e i suoi ragazzi approfittano della pausa forzata per la Supercoppa e si chiudono in sé stessi a Casteldebole. Lavoro, lavoro e il giusto riposo: la ricetta del tecnico italo-brasiliano ha funzionato.

Il Bologna torna più forte di prima. Pareggia a San Siro contro il Milan e poi va a vincere ben sei partite consecutive, dal Sassuolo all’Atalanta (ancora, si). In quel mese il Bologna riaggancia la zona Champions e non la molla più fino a fine campionato. In mezzo ci sono vittorie significative, come quella di Roma, e pareggi da amaro in bocca, come con il Monza. La particolarità sono proprio le scelte di Motta: quasi mai da plebiscito, anzi.

Un epilogo amaro, ma che non cancella il nome dalla storia

Ripercorrere quanto fatto nell’ultimo periodo è quasi superfluo: è tutto ben impresso nella mente di ognuno dei tifosi del Bologna e non solo. Anche la scelta, dolorosa soprattutto per tutto il popolo Rossoblù (ma anche da Thiago, per quanto visto nel post-Genoa), della separazione, lo è. Questa, però, non può inficiare quanto fatto dal tecnico di São Bernardo do Campo: ha guidato magistralmente la squadra fino ad una Champions League impensabile ad inizio stagione.

Il rancore per quello che potrebbe essere un “tradimento”, se lo si vedrà accasato alla Juventus, da parte della tifoseria Rossoblù è comprensibile. Ma Thiago si è guadagnato un posto nella storia, volente o nolente. Quando si guarderà al ritorno nella massima competizione europea dei Rossoblù, ci sarà anche il suo nome, e con merito. Il voto a Thiago Motta, da allenatore del Bologna 2023/2024? 8, come tutti i suoi migliori protagonisti.

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