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Bologna, il pagellone 2023/24: i portieri

I voti della redazione per il Bologna 2023/24

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Lukasz Skorupski, portiere Bologna
Lukasz Skorupski (©Damiano Fiorentini)

Archiviata un’altra stagione di Serie A, il Bologna può guardare al futuro con grande positività. Il club rossoblù è pronto ad affrontare la stagione più fitta, bella ed importante degli ultimi 60 anni grazie al ritorno in Champions League. Una qualificazione che regala serenità e prospettive rosee al club che spera di ripercorrere almeno in parte orme dell’Atalanata, fresca vincitrice dell’Europa League.

Per compiere questo grande risultato, il Bologna si è dovuto dare da fare in tutti i settori: dalla società al campo, grazie a staff di altissimo livello. Come quello che riguarda la preparazione dei portieri.

Alfred Dossou-Yovo e Iago Lozano, i due preparatori dei portieri di Thiago Motta hanno lavorato duramente e alla fine hanno portato grandi risultati. Lukasz Skorupski e Federico Ravaglia in questa stagione, considerando solo la Serie A, hanno tenuto 18 volte la rete inviolata. Merito della grande organizzazione difensiva, ma anche del loro incredibile contributo.

Le pagelle

Lukasz Skorupski voto 8: titolare designato del ruolo da ormai 7 stagioni, Lukasz non ha mai smesso di migliorarsi. L’ultimo elemento su cui ha lavorato alla grande con Dossou-Yovo e Lozano è il gioco coi piedi, caratteristica che non gli appartiene tanto ma che Thiago Motta ritiene fondamentale nel suo modernissimo modo di pensare calcio.

Nel corso della stagione però il suo contributo non si è limitato solo al miglioramento tecnico. I suoi miracoli sono stati elemento centrale delle grandi imprese del Bologna. Si appresta a partecipare all’ennesima grande manifestazione internazionale da secondo, ma solo perché davanti ha un fenomeno come Szczesny.

Federico Ravaglia voto 7,5: la tenacia con cui in questi anni ha saputo sopportare prestiti, infortuni e quell’etichetta durissima dell’1-5 contro la Roma, andrebbero ripagati con qualche decimo di punto in più. Tuttavia, non si può dimenticare che Fede è stato comunque il portiere di riserva e le presenze sono molte meno di Lukasz, seppur quasi tutte positive.

La sua abilità maggiore nel giocare coi piedi ha sicuramente instillato in Thiago e nel suo staff la possibilità di cambiare le gerarchie, ma forse sarebbe stato ingeneroso nei confronti di Skorupski. Il rigore parato a Napoli è la ciliegina sulla torta di una stagione che lo proietta verso un futuro da numero 1 della porta rossoblù.

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