Bologna FC
Il ritorno dei pilastri: il Bologna è ottimista con Ndoye e Lucumi (Stadio)
A Birmingham torneranno il colombiano e lo svizzero: due colonne portanti di questo Bologna
Lasciandosi alle spalle il pareggio contro il Genoa, il Bologna proverà a ripartire da zero, almeno a livello mentale, in ottica Aston Villa. La seconda trasferta di Champions, nonostante l’ottimo rendimento dei Villans finora, spinge i rossoblu ad andare a caccia di punti. Dopo il pareggio con lo Shakhtar e la sconfitta col Liverpool, infatti, iniziare a risalire la classifica sarebbe fondamentale per un posto nel turno preliminare. Che non è certamente un obiettivo, ma i sogni vanno inseguiti. Anche grazie all’aiuto portato dai due rientranti: Lucumi e Ndoye.
Dan is back?
Dopo il riposo concessogli da Italiano, lo svizzero dovrebbe tornare in campo contro i Villans. L’affaticamento muscolare rimediato negli ultimi giorni dovrebbe già essere alle spalle, e la sua presenza sarebbe ancora più fondamentale data la probabile assenza di Iling. L’ala ex Aston Villa si è difatti stirata il collaterale del ginocchio sinistro, e solo domani verranno valutate le tempistiche del suo rientro. Appena prima della partenza, perché stamani il Bologna si allena, senza giorno libero, per scacciare dalla testa i pensieri turbolenti di Marassi.
La formazione del Bologna al Villa Park
Assenti Erlic ed Aebischer, il Bologna dovrebbe ripartire da Skorupski in porta, Posch o Holm a destra, Lucumi e Beukema centrali e Miranda o Lykogiannis sulla sinistra. A centrocampo è stato recuperato Pobega, ma giocheranno comunque Freuler, Moro e Fabbian oppure Urbanski.
In attacco invece le fasce dovrebbero essere cavalcate da Orsolini e proprio Ndoye, mentre per la punta il ballottaggio Dallinga – Castro è più vivo che mai. Santi ha infatti bisogno di riposo, mentre Thijs non aveva demeritato la fiducia di Italiano in quel di Liverpool, segnando anche, pur in fuorigioco.
D’altra parte, però, i cambi saranno ancora contati, specialmente sulle fasce, e spetterà al mister gestirli al meglio. Era la sua specialità a Firenze, perché non dovrebbe riuscirci sotto le Due Torri?
(FONTE: Stadio, Matteo Fogacci)
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