Bologna FC
Bologna in Champions League: «Traguardo storico. I tifosi meritano una gioia così»
Il messaggio del Presidente rossoblù per celebrare questo storico risultato
È una serata storia per il Bologna Football Club 1909 che, per la prima volta nella sua storia, entra in Champions League. Almeno in questo formato. I rossoblù erano ovviamente stati in Coppa dei Campioni nella stagione 1964/65 dopo l’ultimo scudetto della formazione rossoblù. Poi non c’era più stata l’occasione.
Solo nella stagione 2001/2002 l’allora Bologna di Francesco Guidolin era andato vicino a questo magnifico traguardo, ma il Bologna perse col Brescia e venne beffato in classifica. Ora però quel 5 maggio 2002 è cancellato. Questo meraviglioso 12 maggio, grazie al ko della Roma contro l’Atalanta, riporta il Bologna ai vertici della Serie A con la matematica qualificazione alla Champions League 2024/25.
Anche il presidente Joey Saputo ha voluto celebrare questo momento nell’immediato. Il Presidente rossoblù ha affidato ad un comunicato sul sito della società la sua gioia e la sua soddisfazione per l’approdo nella massima competizione europea.
Le parole di Saputo per la qualificazione del Bologna in Champions League
Le parole del patron del Bologna sono dedicate ai tifosi e a tutto il club. Il messaggio: «Sto rientrando a Bologna in queste ore per festeggiare insieme a tutta la città questo traguardo storico. – racconta il numero del club, che poi continua – Il Bologna torna in Europa e lo fa qualificandosi alla competizione più importante, la Champions League, sessant’anni dopo la partecipazione all’allora Coppa dei Campioni. Io e la mia famiglia vogliamo condividere questa gioia immensa con Thiago e i suoi ragazzi che hanno compiuto un’impresa memorabile, con tutti i dirigenti, i dipendenti e i collaboratori del Bologna che lavorano ogni giorno per il bene del club e in maniera particolare con tutti i nostri fantastici tifosi, che meritano questa soddisfazione più di ogni altro perché sono stati sempre al fianco del Bologna, anche nei momenti più difficili della nostra storia».
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