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Bologna in dieci e beffato al novantesimo: con l’Udinese è 2-2

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Un trittico di partite che potrebbe essere un toccasana per il Bologna di Mihajlovic atteso da Genoa e Verona, ma ancor prima dalla sfida di questo pomeriggio al Dall’Ara contro l’Udinese. E c’è da sfidare anche i precedenti: nelle ultime 19 sfide contro i friulani, soltanto quattro vittorie, di cui l’ultima nel 2018, ottenuta grazie alle reti di Orsolini e Santander. Solo il primo oggi in campo, mentre il cileno è ai box come già risaputo, insieme a un’altra fila di infortunati che stanno segnando la stagione rossoblu. Anche Luca Gotti, che deve ritrovare la vittoria dall’ultimo successo datato 12 dicembre contro il Torino, deve fare a meno di diversi elementi, mentre Mihajlovic, che aveva dato per certa la presenza di Vignato, sorprende tutti inserendo invece Barrow dall’inizio.

Pronti via e sono dell’Udinese, oggi in maglia gialla, le prime due opportunità: prima Pereyra calcia alto da buona posizione, poi De Paul calcia da posizione defilata trovando Da Costa pronto ad opporsi. Il Bologna risponde timidamente con un destro di Barrow che Musso non ha difficoltà a bloccare. Ancor più ghiotta è la palla gol per Orsolini al quarto d’ora, che calcia alto in area piccola un suggerimento dalla retrovie. E’ il prologo al gol rossoblu al 18°: punizione battuta davanti alla panchina friulana proprio da Orsolini, lungo traversone in mezzo sul quale Tomyasu si fa trovare pronto all’incornata lasciando Musso immobile. Il Bologna vede premiata la sua intraprendenza, uscita allo scoperto dopo un inizio tentennante.

L’Udinese prova a bloccare le iniziative rossoblu senza andar tanto per il leggero: prima della mezz’ora sul taccuino di Ayroldi ci sono già Samir e Walace. I bianconeri riprendono l’iniziativa ma in modo disordinato e senza creare significative occasioni, e al 33° Forestieri deve abbandonare la contesa per far spazio a Nestorovsky. Nemmeno il tempo di veder entrare il macedone che l’Udinese pareggia: Lasagna scende sulla sinistra, centra in area, Da Costa non trattiene una conclusione di De Paul, Dijks è in ritardo e Pereyra infila di testa l’1-1, restando a terra per alcuni minuti dopo aver subito un colpo, che però non gli impedisce di riprendere la gara. Che torna ad essere spigolosa e combattuta, e che il Bologna rimette in piedi al minuto quaranta: Palacio vince un rimpallo sul filo della linea di fondo, crossa in mezzo per Barrow che invece di concludere ha la freddezza di addomesticare il pallone e servirlo a Svanberg che infila il 2-1 sotto la traversa. Il tempo si chiude con una provvidenziale chiusura di Zeegalaar su Orsolini lanciato a rete.

Formazioni invariate nella ripresa e in testa al Bologna arriva una tegola non da poco: stop sbagliato da Svanberg, Nestorovski rinviene su di lui e il bolognese gli pianta un pestone che gli costa il secondo giallo e l’espulsione. Un fatto che cambia l’inerzia della partita: la squadra di Gotti si fa più aggressiva e al Bologna non resta che l’arma del contropiede. Mihajlovic non cambia: arretra Barrow quasi sulla linea dei centrocampisti e lascia Palacio come unica punta. Gli scontri di gioco sono numerosi e il match è spezzettato. I cambi li fa Gotti: dentro Arslan per Zieegelaar e Mandragora per Wallace. Al quarto d’ora altro giallo: è per Schouten che ferma De Paul, ma i rossoblu non concordano con la decisione di Ayroldi. Il forcing dell’Udinese riprende arrembante, con il numero dieci ospite che calcia da fuori area trovando Da Costa pronto a deviare in angolo e poco dopo è Mandragora che calcia quasi a botta sicura trovando ancora l’estremo difensore felsineo pronto a respingere. A venti dalla fine il primo cambio nelle file rossoblu: Calabresi entra rilevando Barrow, e piazzandosi sulla linea difensiva per un sostanziale 5-3-1. Il dominio territoriale degli ospiti continua ad essere certificato, ma ora l’Udinese non lo capitalizza più in occasioni da rete soventi. Almeno fin quando ancora Mandragora calcia da fuori area cogliendo in pieno il palo alla sinistra di Da Costa.

Per l’ultimo quarto d’ora di sofferenza Mihajlovic stravolge lo scacchiere: fuori Djiks, Orsolini e Schouten per Hickey, Vignato e Poli. Nell’Udinese fuori Samir per Ouwejan e Molina per Stryger Larsen. Palacio contesta la mancata concessione di un angolo e poi lascia il campo per il giovani Simone Rabbi, per l’ultima sostituzione di giornata. Il Bologna è pressoché in agonia, anche se gli ospiti, dopo il legno di Mandragora, continuano a non creare grossolane opportunità ma a spingere palloni in area di rigore sui quali gli uomini di Mihajlovic spazzano e chiudono con affanno. Ma a novantesimo scoccato, poco dopo la segnalazione dei cinque di recupero, il nuovo entrato Aslan si incunea in area e calcia ed è un altro nuovo ingresso, Hickey deviare in modo decisivo per spiazzare Da Costa: 2-2. Adesso l’Udinese crede addirittura di poter portare a casa l’intera posta, ma non accadrà più nulla. Bologna condannato dall’espulsione e da un secondo tempo trascorso perlopiù nella propria metà campo: è il quinto pareggio consecutivo. E sabato il prossimo esame si chiama Genoa.

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