Aebischer, con l’Inter nuova possibilità dal primo minuto?

Lottare fino alla fine per il quarto posto, perchè niente è perduto e tutto può ancora succedere. Si erano lasciati con queste parole nello spogliatoio di Bergamo Italiano ed i suoi ragazzi, e proprio il mister ha voluto ribadire ieri il concetto prima dell’allenamento. Niente drammi e niente punizioni, solo tanta fiducia e voglia di tornare al cento per cento. Un cento per cento, però, che alcuni ragazzi non sono stati in grado di dare a Bergamo, e che potrebbe far pensare al mister del Bologna di giocarsi qualche altra cartuccia, a partire da Michel Aebischer.

Bologna-Inter: Aebischer o Pobega?

Michel Aebischer, Bologna-Napoli (© Bologna FC 1909)

Qualche presenza ad inizio anno, poi l’incubo. Infortunio pesante all’ernia inguinale, con tanto di intervento e più di quattro mesi di stop. Nel mezzo pubalgia, ricadute e qualche problema di troppo. Da quando è tornato a completa disposizione del Bologna, però , Michel Aebischer ha sempre dimostrato con i fatti di essere un’arma in più per Vincenzo Italiano. Lo ha fatto nei 45 minuti col Verona, dinamico e duttile in fase offensiva, ordinato e “rognoso” in quella difensiva. Una prestazione ripetuta anche una settimana fa in casa col Napoli, quando, chiamato all’azione 2 minuti prima del calcio d’inizio, lo svizzero si è disimpegnati in maniera egregia in fase di pressing sui tre mastini del centrocampo azzurro.

Una prestazione, però, molto dispendiosa che, visto anche il lungo infortunio, non gli ha permesso di ripetersi con l’Atalanta. Per lui, infatti, sono stati zero i minuti in campo a Bergamo, ma chi ha giocato al posto suo non ha dato ciò che si sperava. E non si parla di Pobega, ma di Giovanni Fabbian. Ancora troppo acerbo per queste partite, e ancora troppo fuori dagli schemi di Italiano, il centrocampista veneto non ha entusiasmato e, complici le condizioni di Odgaard e Ferguson, domenica con l’Inter potrebbe essere proprio Aebischer a prendere il suo posto.

Fonte: Marcello Giordano (Il Resto del Carlino) – Stefano Brunetti (Il Corriere dello Sport-Stadio)

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