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Bologna-Inter, una battaglia più per la mente che per i piedi (Più Stadio)

Il big match della 33esima giornata tra Bologna e Inter impegnerà prima di tutto i due allenatori, Italiano e Inzaghi, decisi a regalarsi i tre punti per festeggiare la Pasqua senza rammarico.

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Fonte immagine: Damiano Fiorentini / 1000cuorirossoblu.it
L’ingresso delle squadre in campo per Bologna-Inter

Bologna-Inter non sarà una partita come le altre. Il valore delle due squadre ed il momento storico della partita ci dicono come questa si rivelerà viva ed emozionante, ma allo stesso tempo ben studiata da entrambe. I nerazzurri e i rossoblù hanno stili di gioco per certi versi differente e per certi versi simile, quindi anche prevedibile per l’altra squadra. Inzaghi e Italiano sono tra i migliori strateghi del nostro campionato e per questa occasione dovranno inventarsi un trucchetto mai visto per riuscire a sorprendere il loro avversario.

Inter e Bologna non così distanti

I due allenatori, nella preparazione della partita, partiranno da due dati che parlano del modo di giocare dell’avversario. Il primo è il possesso palla. L’Inter è la prima squadra in Serie A per possesso palla. Sotto questo dato, la squadra di Inzaghi è la prima con il 60% mentre il Bologna terza con il 58,2% (in mezzo si posiziona la Juventus con il 59,5%). Il dato ci indica come queste siano squadre desiderose di controllare il gioco, di dettare i tempi della partita e di non dover essere loro a rincorrere l’avversario. Il dato leggermente inferiore del Bologna potrebbe essere spiegato dalla differenza tecnica all’interno delle due rose: con i giocatori che presenta lo scacchiere dell’Inter (i Çalhanoğlu, Barella e Mkhitaryan) fare possesso palla diventa una banalità.

Hakan Chalanoglu ((© Inter)

Hakan Chalanoglu ((© Inter)

Un secondo dato, strettamente collegato al primo, è quello dei tiri subiti. Il Bologna, in tale classifica, scavalca l’Inter, passando in prima posizione a 274 tiri subiti in campionato;

Lucumi Beukema Bologna

Lucumi, Beukema e Skorupski, il reparto difensivo rossoblù

segue a ruota l’Inter, con 316 (la seconda in classifica). Che Bologna e Inter esercitino la fase difensiva come nessuno in Italia non è un segreto. Italiano spinge i suoi giocatori verso una fase di ri-aggressione immediata, come testimoniato dal dato dei PPDA (passaggi avversari consentiti prima di compiere un intervento difensivo) di 9. Logicamente, contro una squadra attenta al dettaglio come l’Inter, questa tattica rappresenta un rischio. Barella e compagni, attraverso la loro rete di passaggi corti e veloci, proveranno a eludere anche il pressing senza confine degli avversari.

Si riparte dall’andata

Una base da cui partire nella preparazione a questo match c’è, la gara di andata. Da tale partita, il Bologna fu quella ad uscirne più soddisfatta, essendo riuscita a strappare un punto a San Siro e avendo anche imposto il proprio gioco. Chiuse la partita con il 52% di possesso palla, con l’84% di precisione passaggi (contro l’82% dell’Inter) e con 14 tiri totali, due in più dei nerazzurri.

Emil Holm festeggia il 2-2 contro l'Inter (© Bologna FC 1909)

Emil Holm festeggia il 2-2 contro l’Inter (© Bologna FC 1909)

Può essere che Inzaghi al tempo non avesse ancora chiara l’esatta dimensione di questo nuovo Bologna. Ormai quella partita è di un girone fa. Inzaghi ha studiato e Italiano dovrà riuscire a limare i pochi errori fatti all’andata per non terminare la statistica sulle due sconfitte consecutive che porta avanti dal 2023 e fare il miglior regalo di Pasqua ai propri tifosi.

Fonte – Davide Centonze, Più Stadio

 

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