Bologna FC
Bologna-Inter, serata di rimpianti
Un bel Bologna quello sceso in campo ieri sera al Dall’Ara contro l’Inter. Poco o nulla si può rimproverare alla prestazione dei rossoblù, gagliarda, coraggiosa ed encomiabile, con tutti i giocatori scesi in campo che hanno dato il proprio 100%. A cominciare dal giovane Ravaglia che, nonostante la giovane età e le possibili scorie che la cinquina con la Roma poteva recare con sé, si è dimostrato all’altezza della situazione, riuscendo anche, in un primo momento, a superarsi sul colpo di testa a botta sicura di Lukaku, poi ribadito in rete. In generale il giovane 21enne proveniente dal vivaio rossoblù, ha saputo dirigere la difesa in maniera ordinata e sicura, garantendo a Mihajlović una buona alternativa nelle partite che seguiranno.
Molto bene anche il centrocampo che, a discapito dell’inferiorità numerica nel reparto (Dominguez e Schouten per il Bologna, Brozovic, Barella ed Eriksen per l’Inter) ha di fatto preso in mano le redini del gioco per tutto l’arco della partita, anche se il pallone di Svanberg calciato alle stelle grida ancora vendetta. Soriano, come al solito, ha giganteggiato, dimostrando di aver assorbito pienamente tribune rifilate da Mancini.
Ancora una volta il vero nodo gordiano della serata è stato l’attacco, incapace di pungere a dovere contro una squadra, va detto, che ha giocato per quasi tutta la partita dietro la linea della palla a difesa del preziosissimo vantaggio. Barrow non ha avuto certo vita facile in mezzo a Ranocchia, Skriniar e Bastoni, anche se ha lottato per tutta la partita ed offerto spunti interessanti, senza mai trovare il guizzo vincente; Sansone, si è mosso bene, nonostante le due ghiotte occasioni non sfruttate, Skov Olsen non ha brillato come in nazionale. Appare evidente come la necessità di un finalizzatore sia comunque di prim’ordine, considerato che, Palacio, l’attuale centravanti titolare del Bologna, nonostante il preziosissimo lavoro durante tutto l’arco del campionato, è fermo a quota un gol. Troppo poco per una squadra che ambisce ad un piazzamento europeo, aspetto sul quale a Casteldebole dovranno riflettere in vista di un mercato estivo tutto da decifrare.
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