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Bologna, cosa aspettarsi dal match contro l’Inter?

Un match d’alta quota, con in ballo tanto per entrambe: cosa aspettarsi da Bologna-Inter?

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Bologna, Vincenzo Italiano (© Damiano Fiorentini)
Vincenzo Italiano (© Damiano Fiorentini)

È il giorno di Pasqua, e quindi l’occasione di augurarvi di passare un sereno giorno, voi e le vostre famiglie. È il giorno di Pasqua, ed è il giorno di Bologna-Inter. Una Pasqua in famiglia, in tutti i sensi. Una chiusura di giornata che potrà essere dolce, ma visto l’avversario, anche amara. Il Dall’Ara freme, già da ora, per l’evento della giornata.

Il Bologna per non commettere un altro passo falso che, visto il calendario, potrebbe essere decisivo in negativo, per la coppa più bella. L’Inter, invece, per fare un altro passo verso lo Scudetto, in cima alla classifica, a sole cinque tappe dal traguardo. Cosa aspettarsi dal match tra Rossoblù e nerazzurri?

Bologna-Inter: chi ha più volontà?

La risposta a questa domanda nel sottotitolo, evidentemente, sarebbe una sola: entrambe. Chi per tornare in zona Champions League almeno per una notte (e poi chissà), chi per continuare una marcia che non vuole fermarsi, verso il ventunesimo Scudetto. Ma, la realtà non è fatta solo di volontà mentale, ma anche fisica: in una stagione sempre più intasata (si gioca a Pasqua non per caso), il conto – salato o meno – prima o poi arriva. Il Bologna se ne è accorto presto: in due settimane ha dovuto rinunciare a ben tre titolari. L’Inter, invece, farà i propri conti sull’attacco, visto il forfait di Thuram e Arnautovic. Volontà fisica che, quindi, dovrà essere colmata dalla volontà mentale: è tutto un giro.

Dan Ndoye al termine di Atalanta-Bologna

Dan Ndoye al termine di Atalanta-Bologna (© Bologna FC)

Il Bologna sognava di poter uscire dal trittico Napoli-Atalanta-Inter indenne, ma in cuor suo era consapevole che qualche punto lo avrebbe perso. Se il pareggio contro i partenopei ad un certo punto è sembrato stretto, la debacle di Bergamo invece è netta, senza appello. E, probabilmente, i Rossoblù dovranno usarla come scossa: «Due mesi e mezzo giocati a questi livelli non vengono distrutti da una prestazione», parola di Vincenzo Italiano. Ma anche l’Inter sa che il viatico a due passi dai portici di San Luca, da svariati mesi a questa parte, è doloroso per tutti: lo Scudetto dei nerazzurri, tre anni dopo, passa ancora dal Dall’Ara, e bastano i numeri dentro a questo stadio, in questa e nella scorsa stagione, per raccontare quale sarà la difficoltà dei Campioni d’Italia.

Il cuore oltre l’ostacolo

Già, questa partita potrebbe essere descritta solo con questa frase. Per ambo le squadre, soprattutto: nessuna delle due ha la testa alla Coppa Italia, perché per entrambe il match di domani è fondamentale. Per il Bologna, però, un po’ di più: Italiano, ieri, ha detto di non voler sentir parlare di treno per la Champions League. Con ragione, soprattutto: ogni mossa del Bologna sembra carica di pressione, e il mister sa come lavorarla, anche in questa maniera qui. A Casteldebole, però, quella musichetta magica la vorrebbero risentire, nessuno escluso, anche se non sarebbe chiaramente una delusione il piazzamento in Europa, qualunque: ci mancherebbe solo, direbbe qualcuno.

Se hai un obiettivo davanti agli occhi, però, proprio i Rossoblù hanno insegnato che non è impossibile da andare a prendere: basta ricordare la cavalcata della scorsa stagione. Lo stesso De Silvestri, nel post-partita contro l’Atalanta, raccontava di una sottovalutazione, ancora una volta, del Bologna: questa deve essere la benzina di queste ultime giornate. A partire da domani: buttare il cuore oltre l’ostacolo, contro i più forti, oltre le difficoltà, oltre il dolore.

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