Bologna FC
Bologna-Italiano: dieci giorni per rimettersi in marcia
Italiano ha dieci giorni per trovare la chiave del suo Bologna: con Como e Champions all’orizzonte, massima attenzione ai passi falsi!
Dopo un inizio di stagione incerto con solo 2 punti raccolti in 3 partite, il Bologna di Vincenzo Italiano ha bisogno di trovare la sua svolta per tornare a vincere. Il tecnico ha dieci giorni per mettere a punto la squadra e riparare ciò che non funziona, in vista del ritorno in campo contro il Como al Sinigaglia. La partita, che arriva dopo una sosta e risultati altalenanti (buona prestazione con l’Udinese, pessima con Napoli e deludente con l’Empoli), è già considerata un appuntamento da non fallire. Quattro giorni dopo il match di Como, infatti, il Bologna sarà chiamato all’esordio in Champions League contro lo Shakhtar Donetsk al Dall’Ara, una sfida che dovrà essere giocata con mentalità vincente e decisa.
La situazione allenatori in Serie A
Più in generale, il clima in Serie A è segnato da un insieme di cambiamenti, soprattutto sulle panchine dei club. Questo porta già a speculazioni e ipotesi riguardo alle situazioni traballanti degli allenatori. Vincenzo Italiano è quotato a 4 per un possibile esonero o dimissioni, una situazione non troppo diversa da quella di Palladino (3,5), mentre Di Francesco al Venezia è il più a rischio con una quota di 1,85. Curiosamente, Fabregas a Como gode di maggiore fiducia, con una quota di 6.
Come ripartirà Italiano?
Italiano, al rientro dagli allenamenti a Casteldebole dopo quattro giorni di pausa concessi alla squadra, dovrà fare i conti con l’assenza di undici nazionali, tra cui sette potenziali titolari: Skorupski, Posch, Lucumi, Freuler, Aebischer, Moro e Fabbian. Tuttavia, potrà contare su un reparto offensivo quasi al completo, eccezion fatta per il convalescente Ndoye e l’ultimo arrivato Iling-Junior.
Il tecnico lavorerà intensamente sulla fase offensiva e difensiva, con l’obiettivo di dare finalmente una scossa alla squadra. Gli attaccanti sono chiamati a migliorare: Orsolini, dopo una buona prova con l’Udinese, deve ritrovare il ruolo di protagonista; Castro, titolare in tre partite, non ha lasciato il segno; Dallinga deve ancora dimostrare il suo valore, e poi ancora Odgaard, che avrebbe tutte le qualità per creare le giuste occasioni in attacco. L’apporto degli attaccanti non può continuare ad essere quello che abbiamo visto in queste prime tre uscite.
Di cosa ha bisogno la retroguardia?
Il Bologna mostra segni di fragilità evidenti anche in difesa, con 5 gol incassati nelle prime 3 partite, tutti in modo diverso e preoccupante. Contro l’Udinese, la squadra è stata punita su palla inattiva, mentre il Napoli ha approfittato di errori con il reparto difensivo schierato, segnando due volte su tre. Altri gol subiti, sia contro il Napoli che l’Empoli, sono invece frutto di una difesa alta e disorganizzata.
Vincenzo Italiano punta a correggere questi difetti introducendo nuovi innesti come Casale, pronto a formare una coppia centrale con Beukema. Casale, insieme a Holm, Pobega, Iling-Junior e Dominguez, fa parte di un gruppo di rinforzi che ancora deve lasciare il segno, ma su cui Italiano conta per cambiare rotta.
I prossimi dieci giorni saranno decisivi: il Bologna ha bisogno di risposte rapide e concrete. Il calendario della Serie A non farà sconti, con sfide impegnative fino alla 13ª giornata: Bologna-Atalanta il 28 settembre, Genoa-Bologna il 19 ottobre, Bologna-Milan il 26 ottobre, Cagliari-Bologna il 29 ottobre, Bologna-Lecce il 2 novembre e Lazio-Bologna il 24 novembre.
Il tempo stringe. Il Bologna di Italiano deve ritrovare la sua identità e cominciare a correre, perché da Como in poi, ogni passo falso potrebbe valere sempre di più.
Fonte: Massimo Vitali, Il Resto del Carlino
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